tag:blogger.com,1999:blog-70164824099795277602024-02-20T04:18:55.950-08:00i.fori.romani.architetto.paola.giannoneAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.comBlogger32125tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-91573567170821204362016-03-11T06:55:00.001-08:002016-03-11T06:55:10.889-08:00Perché votare SÌ al Referendum "no triv" del 17 aprile 2016.<span style="background-color: white; font-family: Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 16.8px;">Perché votare SÌ al Referendum "no triv". <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-a7uYTXkrNME/VuLcIBgpI6I/AAAAAAAAIxs/R4LCEJKIhGYlYvmRThstKvzM1HGd2Fh4A/s1600/vota-si-ferma-trivelle.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="153" src="https://1.bp.blogspot.com/-a7uYTXkrNME/VuLcIBgpI6I/AAAAAAAAIxs/R4LCEJKIhGYlYvmRThstKvzM1HGd2Fh4A/s320/vota-si-ferma-trivelle.jpg" width="320" /></a></div>
L'estrazione del petrolio ha tre fasi: la prima con la fuoriuscita spontanea del greggio dopo la perforazione, la seconda con l'immissione di acqua per spingere la fuoriuscita del greggio e la terza con l'immissione di olio per spingere la fuoriuscita del greggio. C'è, poi, il fracking, che è la tecnica di frantumazione della roccia per l'estrazione. Il SÌ al Referendum farà sì impedisca lo sfruttamento degli impianti esistenti una volta scadute le concessioni proprio per trivellare la roccia con il fracking. Queste sono le mie motivazioni, espresse su The Economist: "Solar Energia Debates" - Can the solar energy save the word? (11/82) 06/11/2013 The Economist: "Solar Energy Debates" - Can the solar energy save the world? 06/11/2013 Pubblicato su: The Economist: "Solar Energy Debates": ecco il mio commento! (11/82) Paola Giannone wrote: Dear Sir, IN FAVOUR OF SOLAR ENERGY IN THE DEBATES. The sun's energy is clean, renewable and exhaustible. It can also be used when diluted and not constant over all the earth: it is necessary exposure for at least eight hours a day to capture it with photovoltaic panels, made up of modules of photovoltaic cells, which is the technology to produce electricity directly from the sun (PV panels can be mounted on roofs and facades of buildings) or through photovoltaic panels for power plants up to 10 MW. anhydride reduces emissions of carbon dioxide, CO2, sulfur dioxide, SO2, nitrogen monoxide, NO, nitrogen dioxide NO2, sulfuric acid H2SO4, etc. .. Makes independent countries on imported fossil fuels, but require large territories to implant large solar power plants and the cost of PV systems is still very high, although there are incentives for their assembly. Germany is willing to bear the costs of distribution of solar cells in a much larger number of purely economic calculation: the reason for doing so is to combat climate change. AGAINST SHALE-FRACKING GAS IN THE DEBATES. For Fracking is the alarm of scientists: "Causes earthquakes also greater than 5 °." "Science" was published three articles by American geologists, who demonstrate a correlation between the activities of fracking, hydraulic fracturing of the rock with injections of powerful injection of wastewater into the ground, even in the techniques used for geothermal energy, previously fractured, for allow the gas to rise to the surface for the extraction of natural gas and earthquakes occurred in the vicinity of drilling, from the 3rd to the 5th or even more. Not to mention that the land covered by these techniques may be more sensitive to the consequences of violent earthquakes in other parts of the world, whose seismic waves could produce disastrous repercussions. Arch Paola Giannone, Tecnology's teacher, Rome, Italy. http://www.abb-conversations.com/2013/11/the-economists-solar-debate-shows-the-world-is-starting-to-see-the-light/ http://www.thegwpf.com/economist-debate-solar-energy-save-world/ Caro Signore, A FAVORE DI ENERGIA SOLARE nei dibattiti. L'energia del sole è pulita, rinnovabile ed esauribile. Può essere utilizzata anche quando è minima e non costante su tutta la terra: è necessaria l'esposizione per almeno otto ore al giorno per catturarla con pannelli fotovoltaici, costituiti di moduli di celle fotovoltaiche, che è la tecnologia per produrre elettricità direttamente dal sole (i pannelli fotovoltaici possono essere montati su tetti e facciate di edifici) o tramite pannelli fotovoltaici per impianti di potenza fino a 10 MW. L'anidride riduce le emissioni di anidride carbonica, CO2, l'anidride solforosa, SO2, monossido di azoto, NO, il biossido di azoto NO2, H2SO4 acido solforico, etc.. Rende i Paesi indipendenti dai combustibili fossili importati, ma si richiedono grandi territori per impiantare grandi impianti di energia solare e il costo dei sistemi fotovoltaici è ancora molto alto, anche se ci sono incentivi per il loro assemblaggio. La Germania è disposta a sostenere i costi di distribuzione delle celle solari in un numero molto maggiore per un calcolo puramente economico: la ragione per farlo è quella di combattere il cambiamento climatico. CONTRO lo shale gas - fracking nei dibattiti. Per il Fracking c'è l'allarme degli scienziati: "Causa terremoti anche maggiori di 5°". Su "Scienze" sono stati pubblicati tre articoli di geologi americani , che dimostrano una correlazione tra le attività di fracking e la fratturazione idraulica della roccia con iniezioni di potenti immissioni di acque reflue nel terreno, utilizzate anche nelle tecniche per l'energia geotermica, precedentemente fratturato, per permettere al gas di raggiungere la superficie per l'estrazione di gas naturale e si sono verificati terremoti in prossimità della perforazioni, dal 3° al 5° o anche di più. Senza contare che la terra coperta da queste tecniche può essere più sensibile alle conseguenze dei terremoti violenti in altre parti del mondo, le cui onde sismiche potrebbero produrre ripercussioni disastrose. Arch. Paola Giannone, docente di Tecnologia, Roma, Italia</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-55064725783373551072016-01-17T01:11:00.001-08:002016-01-17T01:11:53.258-08:00METRO C/T3 COLOSSEO AREA NORD-OVEST SPERONE STERN<div class="_52jf _5vbf" style="background-color: white; font-family: Roboto, 'Droid Sans', Helvetica, sans-serif; font-size: 18px; line-height: 24px; word-wrap: break-word;">
<div class="_52jf _5vbf" style="word-wrap: break-word;">
METRO C/T3 COLOSSEO AREA NORD-OVEST SPERONE STERN</div>
<div class="_52jc _52j9" style="color: #9197a3; font-size: 12px; line-height: 16px;">
<abbr data-sigil="timestamp" data-store-id="74" data-store="{"time":1453017075,"short":false,"forceseconds":false}">1 ora fa</abbr><span class="_m1c mfss fcg" style="color: grey; line-height: 15px;"><i class="feedAudienceIcon _5vbe img sp_gw-Oe7ZsYH2 sx_dd3ed1" style="-webkit-user-select: none; background-image: url(https://static.xx.fbcdn.net/rsrc.php/v2/ys/r/0xSAs1Xzu4H.png); background-position: -14px -324px; background-repeat: no-repeat; background-size: 54px 348px; border: 0px; display: inline-block; height: 12px; left: 1px; margin-left: 4px; position: relative; top: 1px; vertical-align: baseline; width: 12px;"></i><span aria-hidden="true"> · </span><a data-sigil="toggle_notification_link" href="https://m.facebook.com/paola.giannone.560/albums/1972823606276518/?comment_id=1972836206275258&ref=m_notif&notif_t=photo_album_comment&actorid=1652835949#" id="u_d_1" style="color: #576b95; cursor: pointer; text-decoration: none;">Interrompi le notifiche</a></span></div>
<div class="_5vbg" style="font-size: 14px; line-height: 18px; margin-top: 8px;">
Continuano i lavori della Metro C nella Tratta T3, nonostante la chiusura dei cantieri da parte del Consorzio Metro C per il mancato pagamento di 200 milioni di euro da parte di Roma Metropolitane. In particolare, è stato aperto il cantiere e si è iniziato a “lavorare” nell’area Stern del Colosseo, nel 1807 interessata dalla costruzione dello sperone, perché oggetto di cedimenti differenziali e di crolli. Dopo il terremoto che colpì Roma nel 1806 l’architetto Raffaele Stern fu incaricato di porre rimedio ai danni subiti dal monumento e di consolidare l’anello esterno ormai pericolante. Il grande sperone in mattoni bloccò la caduta degli antichi conci, ma solo in parte. L’’area dello “sperone Stern” è stata oggetto di indagine a seguito del rinvenimento, scoperto nel 2011, di una fenditura di circa 40 centimetri nella platea di fondazione, alta circa 13 metri, che ha determinato un cedimento differenziale della parte sud – ovest rispetto alla parte nord – ovest della fondazione stessa determinando anche un dislivello del “piano d’imposta” delle arcate, appunto di circa 40 centimetri. Per dirla in breve: il Colosseo “pende” come la Torre di Pisa! Sotto e accanto alla Torre di Pisa, “messa in sicurezza”, però, non si è subito fatta passare una Metropolitana, invece, sotto e immediatamente accanto, a 10 metri, dal Colosseo si intende far passare nel lato nord - ovest nelle foto le gallerie e il “pozzo” della Metro C nella Tratta T3, oltre a quelle del lato sud - est della Metro B. Nel 1821 e fino al 1858 Valadier intervenne sulla parte opposta, quella sud - est del Colosseo per il consolidamento della parte terminale dell’anello esterno, non più contraffortato. La soluzione fu quella di “reficere” o ristabilire e reinterpretare i caratteri architettonici del monumento. Valadier non realizzò un semplice “sperone” come Stern, ma eresse nuove arcate, rispettando la sovrapposizione degli ordini e i ritmi di pieni e vuoti del monumento. Cambiò i materiali (mattoni scialbato e non travertino o marmo. Le cadute di frammenti di marmo e mattoni dal terremoto del 6 aprile 2009 e continuati nel 2011, 2011, 2012, 2013 hanno reso necessario e urgenti gli interventi restauro, ancora in corso.<br /><br />Così il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si era pronunciato lo scorso 18 dicembre 2009: "Sono possibili cedimenti differenziati dei terreni fortemente disomogenei con possibili rischi idrogeologici per l'estrema difficoltà a prevedere e controllare i comportamenti dei terreni". • Vista la: ° Previsione di un nuovo pozzo a meno di 10 metri dal Colosseo per il collegamento in galleria tra la fermata Fori Imperiali e la attuale stazione della Linea B;...Italia Nostra, Lettera al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, 24 ottobre 2013).<br />• Visto: ° Come è strutturato l’accordo attuativo del 9 settembre 2013, nel caso di un lungo fermo dei lavori per cause non imputabili al Contraente Generale (imprevisto tecnico, archeologia ecc.), si potrebbe arrivare al paradosso di finire i soldi senza neppure iniziare i lavori. Il rischio degli accadimenti (che alla luce “dell’esperienza pregressa” e in particolare per la T3 e ancora di più per Piazza Venezia) è elevatissimo. Riteniamo che non si debbano abbattere i contratti per via giuridica ma, solo ed esclusivamente, per via tecnica, sulla base di scelte oculate e profondamente ponderate che possono essere verificate proprio e solo con una nuova V.I.A….(Italia Nostra, Lettera al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, 24 ottobre 2013).<br />Tanto più per i possibili rischi di crolli per l'Anfiteatro Flavio, vista la risposta di ROMA METROPOLITANE S.P.A. alla lettera di Italia Nostra, non si può che concludere per l’”input”, immediato, dello “stop end” a San Giovanni non solo con la rescissione del contratto per via giuridica, ma per “impellenti possibili e ben più gravi rischi” dovuti a “cause tecniche”!<br />Per questi motivi, in primis, ma ce ne sono molti altri, non si può non concludere che deve essere rivisto il Progetto della Metro C nella Tratta T3, che deve essere realizzato, prima di tutto nel rispetto dei cittadini e delle Associazioni, a cui le Istituzioni devono dare risposte certe e garanzie sicure di rispetto di tutela dei diritti, disposti dalla Costituzione e dalle leggi, sempre.</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-4948448579628544172015-12-27T05:06:00.001-08:002015-12-27T05:06:15.766-08:00Come si Tronca Roma di Lirio Abbate, L'Espresso 23 dicembre 2015.<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Arial; font-size: 13px;">Ah, già la “zona grigia”… tra Ncd e PD per il rinvio del voto!</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Arial; font-size: 13px;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Arial; font-size: 13px;">L’incarico conferito al Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, è un mandato a termine fino al voto di primavera… ma di quale anno prossimo venturo? Il 2016, 2017, 2018… “in tandem” con le elezioni politiche nazionali? Chissà, ma auguriamoci proprio di no, per tutti noi e per Roma, che aspettiamo risposte urgenti alle domande di vivibilità, finora non pervenute.</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Arial; font-size: 13px;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Arial; font-size: 13px;">La Proposta di legge del PD per la città metropolitana, che accorperebbe la “gestione amministrativa” di Roma Capitale con quella della Città Metropolitana, cioè di tutta la Provincia di Roma, va nella direzione opposta della non più rinviabile serie di Delibere, necessarie, prima di tutto per il Piano di rientro del “deficit” di Roma Capitale, che ha le casse in profondo rosso, e sarebbe un grande errore strategico in questo momento nel quale è necessario entrare nel dettaglio e risolvere i problemi di Roma, senza più attendere e non allargando il campo, andando dal particolare al generale, perché la fattibilità delle azioni da mettere in campo parte dagli “obiettivi raggiunti”, per migliorarli e cambiarli e non da quelli “raggiungibili”, di là da venire.</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Arial; font-size: 13px;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Arial; font-size: 13px;">Fino a quando può durare l’ordinaria Amministrazione di un Commissario Prefettizio e quali sono i Provvedimenti che può prendere?</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Arial; font-size: 13px;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Arial; font-size: 13px;">Nell’Ordinanza Amministrazione della Gestione Commissariale la “democrazia” è sospesa, perché “non si può deliberare nessuna nuova voce di spesa nè varare alcun Provvedimento in Aula Giulio Cesare” come la costruzione dello Stadio (per il quale deve essere fatta la V.I.A, Valutazione di Impatto Ambientale, dalla Regione Lazio, prima di poterne anche solo parlare!) o l’attuazione del Piano della Mobilità, L’NPGTU, approvato nel 2014, o, per esempio, un diverso Piano di destinazione dei fondi, provenienti dalla bigliettazione del Colosseo e dei Fori Romani, primi Siti Archeologici ad essere visitati in Italia, con un incasso nel 2015 di 55 milioni di euro, che per il 90% finiscono nelle “mani dei privati”, e che contribuirebbe al risanamento delle disastrate casse di Roma Capitale, di concerto con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Arial; font-size: 13px;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Arial; font-size: 13px;">L’ordinaria Amministrazione della Gestione Commissariale non consente di intervenire sulle Grandi Opere Infrastrutturali, come la Metro C, che, prima di tutto deve essere fermata a San Giovanni, vero “pozzo senza fondo” della spesa Capitolina e che, subito, deve essere connessa a Pigneto con la Fr1 e con la Fr3 per dare un pò di respiro all’affannato trasporto pubblico, in attesa, che non può essere più troppo lunga, della chiusura dell’anello ferroviario e dell’interconnessione modale dei Sistemi di Trasporto.</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Arial; font-size: 13px;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Arial; font-size: 13px;">Questi sono solo alcuni dei motivi perché si torni subito a deliberare in Aula Giulio Cesare con un Governo a 5 Stelle! Paola Giannone - See more at: http://www.romafaschifo.com/2015/12/come-tronca-sta-stroncando-roma.html#sthash.uW6C2PKZ.LDpxLTNM.dpuf</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-27422202291911774542015-10-13T14:45:00.002-07:002015-10-13T14:45:20.470-07:00Meetup Mobilità Roma e dintorni: Cittadini in Movimento. Metro C/T3: costi/benefici, V.I.A., tutela dei Beni Culturali.Volete dire la vostra sulla Metro C, Tratta T3?<br />
Vi aspettiamo domani, 14 ottobre 2015, dalle 19,00 alle 22,00, direttamente sul Meetup Mobilità Roma e dintorni: Cittadini in Movimento. Parliamo di Metro C, Tratta T3: costi/benefici, V.I.A., tutela dei Beni Culturali.<br />
Questo è il link:<br />
<br />
http://www.meetup.com/it/Meetup-Mobilita-Roma-e-dintorni-Cittadini-in-Movimento/events/226013951/?eventId=226013951Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-74645384025945834132015-08-16T12:43:00.005-07:002015-08-16T12:43:53.355-07:00"Metro C, quel dubbio amletico dello stop a San Giovanni" di Maurizio Ceccaioni.Al seguente link potete leggere l'articolo: "Metro C, quel dubbio amletico dello stop a San Giovanni del giornalista Maurizio Ceccaioni.<br />
<br />
http://www.di-roma.com/index.php/2011-07-25-15-57-21/1133-metro-c-quel-dubbio-dello-stop-a-san-giovanni<br />
<br />
Questo è il mio commento. L'articolo scritto dal giornalista Maurizio Ceccaioni è bellissimo e pone una domanda intrigante al neo Assessore alla Mobilità, Senatore Stefano Esposito: "Fermarsi o non fermarsi a San Giovanni?". La risposta arriva, inequivoca, dopo aver preso in considerazione numerosi argomenti, che costituiscono vere e proprie criticità, oggetto anche della Delibera n. 51/2015 del Dott. Raffaele Cantone, Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, inviata anche alla Corte dei Conti, per gli evidenti rilievi contabili, riscontrati nell'esecuzione dei lavori della Metro C, e che proprio nei primi due punti della Delibera individua "...nell'operato della Stazione Appaltante la non coerenza con i principi di trasparenza e di efficienza in un progetto, messo a gara con indagini preventive carenti, senza tener in debito conto i Pareri espressi dalla Soprintendenza, essendo state rimesse al Contraente Generale le attività di progettazione delle indagini archeologiche e la loro esecuzione contestuale all'esecuzione delle opere (stazioni, pozzi)...", che, di fatto, hanno determinato il mancato rispetto dell'art. 9 dei Principi Fondamentali della Costituzione, delle leggi di tutela dei Beni Culturali e dei Decreti di Vincolo con danni di incalcolabile valore ai Monumenti dell'Area Archeologica Centrale, Patrimonio Mondiale dell'Umanità, che dovranno essere risarciti e con possibili ulteriori danni anche ambientali, se i lavori dovessero proseguire oltre San Giovanni, ma dei quali è bene fermare il prosieguo con questo progetto.<br />
<br />
Le "progettazioni approssimative" si riferiscono alla Legge Obiettivo, la l. 443/01, che non ha nel suo DNA il recepimento delle Direttive Europee in materia di appalti e concessioni, perchè è proprio allungando i tempi che si aumentano i costi delle opere e qui è saltato il rapporto costi/benefici e il debito pubblico è salito alle stelle. I costi sono aumentati del triplo rispetto al progetto iniziale, che ha proseguito il suo cammino, incontrastato dalle diverse Giunte, che si sono susseguite e che ha portato all'attuale flop il Bilancio Comunale. La scelta della tecnica della "metro pesante" al posto di quella "leggera", il non aver correttamente valutato che la Metro C non potrà mai avere 48.000 passeggeri/ora sulla Tratta, e, giammai, nella Tratta T3, non avrebbero mai dovuto avere seguito con la costruzione dell'opera infrastrutturale, secondo la vigente normativa.<br />
<br />
A questo punto, anche nell'imminenza dell'apertura dell'Anno Santo, solo una "revisione del progetto", che fermi la Linea C a San Giovanni, può essere risolutiva di un nodo troppo intricato da sciogliere senza creare ulteriori danni anche economici, di rilevante entità, per i cittadini e Maurizio Ceccaioni riferisce che è stata proposta all'Assessore Esposito una "exit strategy", che sarebbe risolutiva dei problemi, che attanagliano la Stazione San Giovanni. Il Presidente di ROMA METROPOLITANE SRL, Dott. Paolo Omodeo Salè, ha dichiarato, infatti, che "sarebbero necessari pesanti lavori di adeguamento della Metro A nella vecchia Stazione San Giovanni" per il nodo di scambio con la Metro C, derivati, prima di tutto, dal Comunicato del 13 febbraio 2014, che li condiziona ad un Decreto Ministeriale con nuove regole tecniche di prevenzione incendi nelle metropolitane, che al momento ancora non ha visto la luce, per garantire l'esercizio "in sicurezza", quindi, "conditio sine qua non" fino alla nuova normativa dei VV. F..<br />
<br />
La vera novità, riportata nell'articolo, è quella che si propone all'Assessore Esposito di chiedere un parere tecnico anche ai VV.F. sulla proposta di un interscambio tra la Metro C e l'anello ferroviario urbano per ridurre i flussi in arrivo a San Giovanni e permettere alla Linea A di non collassare e quella di trovare un accordo Comune /Rfi per la chiusura dell'anello ferroviario di Roma tra Vigna Clara e Nomentano per costruire subito almeno il collegamento tra la Stazione Tuscolana o Tiburtina della Linea A con la Stazione Pigneto della Linea C, tenendo conto che mentre per il non "necessario adeguamento" (ma facciamolo, comunque, verificare ai VV.F) della Metro A i soldi non ci sono, per l'interscambio tra la Metro C e l'Anello Ferroviario Urbano i soldi ci sono, essendo stato già finanziato (si vedano i link).<br />
<br />
Si deve anche rafforzare la Roma-Lido e la Linea Montebello-Viterbo, perchè non v'è dubbio alcuno che il traffico in centro-città diminuisce se si interviene sulla fascia esterna al centro stesso, inserendo ogni intervento in una programmazione d'insieme della mobilità, come, certamente, sarebbe proposto dal Prof. Tamburrino, ingegnere, esperto di ferrovie e mobilità, con un parere, che sarebbe determinante per mettere in campo tutte le forze necessarie nel brevissimo periodo, al fine di non disperdere energie, cioè soldi e tempo, preziosi, perchè pochi, anzi pochissimi.<br />
<br />
Le buone intenzioni si verificano alla prova dei fatti e l'Assessore Esposito ha dimostrato di avere l'intenzione di risolvere il problema della Metro C nella Tratta T3, i cittadini aspettano i fatti!<br />
<br />
Paola Giannone<br />
<br />
http://www.romatoday.it/fl1-fermata-pigneto-circonvallazione-casilina.html<br />
<br />
https://www.pianomobilitalazio.it/ilpiano/interventi/fr1-fr4-fr6-nodo-di-pigneto/<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-83251290359070431892015-06-14T11:01:00.000-07:002015-06-14T11:01:23.515-07:00METRO C E DEMOLIZIONE VIA ALESSANDRINA, OVVERO, MOBILITA’ SOSTENIBILE NEL CENTRO STORICO O... NO?...METRO C E DEMOLIZIONE VIA ALESSANDRINA, OVVERO, MOBILITA’ SOSTENIBILE NEL CENTRO STORICO O... NO?...<br />
<br />
IL CRONOPROGRAMMA E’ PERFETTO, DISPOSTO NEI MINIMI PARTICOLARI, IN FUNZIONE DELLA METRO C CON LA DEMOLIZIONE DELLA VIA ALESSANDRINA!!!<br />
<br />
Circa due mesi fa notai che sulla Via Alessandrina, dal lato di Piazza Venezia, stavano rimuovendo i sampietrini. Hai, pensai, ci siamo! Non mi sbagliavo. Era il primo segno del “work in progress” verso Piazza Venezia della Metro C, che veleggiava “in mente dei”, ma non solo, appunto, verso Piazza Venezia, anche se la Stazione Venezia è stata cancellata dall’Atto Attuativo del 9 settembre 2013 da ROMA METROPOLITANE SRL!<br />
<br />
http://www.romametropolitane.it/stampa/PDF%20Comunicati%20stampa/Atto%20attuativo%209Settembre2013.pdf<br />
<br />
Oggi prendo atto, come mostrano le foto, che i lavori proseguono con i rilievi geognostici!... SCAVO ARCHEOLOGICO, per carità, solo a mani nude, spatola e pennello in vicinanza dei reperti archeologici, rinvenuti… E, allora, cosa sarà mai quel “grosso carotatore” sulla Via Alessandrina, proprio sotto il cartello, che ne indica il nome?<br />
<br />
Il MiBACT e ROMA CAPITALE, come dire il Ministro Franceschini e il Sindaco Marino, solo con il benestare della Commissione Paritetica vogliono DEMOLIRE LA VIA ALESSANDRINA, in zona protetta da Vincolo, come è chiaramente scritto nella Relazione, senza aver potuto a tutt’oggi eliminare I TRE VINCOLI ARCHEOLOGICI EAMBIENTALI, che vietano lo “ius aedificandi”!<br />
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Ricordo anche l’articolo del giornalista Paolo Berdini su: Il Fatto Quotidiano: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/05/fori-imperiali-cera-volta-progetto-demolire-via/1315161/<br />
<br />
…”4.2.1.2. Via Alessandrina, Via Bonella, Via Baccina e altri collegamenti trasversali La via Alessandrina, recentemente riaperta al pubblico, costituisce la sola testimonianza superstite dell’esteso quartiere che, a partire dal XVI secolo, si formò nell’area dei Fori Imperiali, e fu poi completamente distrutto negli anni Trenta per l’apertura di Via dell’Impero, ora Via dei Fori Imperiali. Al momento essa rappresenta una sorta di viadotto, posto tra vuoti (essendo stati eliminati gli edifici che la costeggiavano) oltre che un ostacolo alla comprensione dell’area dei Fori Imperiali. Peraltro, essa determina due modi diversi di vedere gli scavi: la parte risistemata da Gismondi e la parte residua che ha conosciuto circa vent’anni fa solo alcune delle opere strettamente necessarie per la messa in sicurezza delle scarpate, caratterizzate da una scarsa qualità rispetto all’intero complesso dei Fori imperiali. La rimozione di un tratto della via Alessandrina, cogliendo l’opportunità degli scavi previsti con fondi del Governo dell’Azerbaigian (da integrare con altri fondi se non sufficienti), permetterà la riunificazione di un ampio settore del Foro di 1 A tale proposito il prof. A. La Regina esprime il proprio dissenso ritenendo che la conservazione del ‘segno’ della strada moderna risponda a forme di malinteso storicismo. Il prof. La Regina ritiene, altresì, che l’enunciato, pienamente condivisibile, di non considerare l’area monumentale archeologica un comparto separato dal resto della città appaia in contraddizione con l’ipotesi di conservare un asse di scorrimento veloce attraverso i Fori imperiali ad un livello diverso da quello di età antica e medievale. Il proposito di restituire funzionalità urbana agli spazi monumentali comporterebbe invece la creazione di percorsi carrabili, anche se meno lineari e meno livellati, alle quote antiche. Questo sarebbe certamente possibile anche al fine di consentire il transito di mezzi pubblici nella misura ridotta già proposta per la via dei Fori imperiali, con sistemazioni più accorte ma non sostanzialmente diverse da quelle esistenti nelle aree del Colosseo, dell’Arco di Costantino e di altri monumenti. Ritiene, infine, ancora valida la proposta architettonica, secondo il suo parere, più interessante formulata nella seconda metà del Novecento per la zona monumentale antica di Roma, e forse per tutta la città: il progetto Benevolo-Scoppola (1988) per il ripristino di un volume funzionale nel vuoto creato con lo sbancamento della Velia al fine di restituire continuità tra la Villa Rivaldi e la Basilica di Massenzio. 17 Traiano. Per tali motivi, la Commissione, accogliendo quanto già proposto nelle Linee Guida 2008, ritiene opportuna la rimozione della via, ma, al tempo stesso, sottolinea la necessità di predisporre un progetto organico, non limitato solo all’eliminazione di un tratto, con la realizzazione di una passerella, ma dell’intero tracciato. Infatti, una volta ricostituiti nella loro integrità gli spazi dei Fori, sarà possibile consentire la continuità fra Mercati Traianei, Foro di Traiano, Foro di Augusto, Foro di Nerva e sfruttare i collegamenti con il quartiere Monti, rispristinando il percorso dell’Argileto dal Foro di Nerva.”.<br />
<br />
Relazione finale: Commissione paritetica MiBACT-Roma Capitale per l’elaborazione di uno studio per un Piano strategico per la sistemazione e lo sviluppo dell’Area Archeologica Centrale di Roma<br />
<br />
http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1842016686.html<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-2448369701579925592015-05-29T11:47:00.000-07:002015-05-29T11:47:38.132-07:00Legge 22 maggio 2015 n. 68 Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente. Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 28-5-2015, Serie Generale n. 122Si riaccende la speranza di riuscire a tutelare il Patrimonio Culturale dei Fori Romani e del Colosseo a rischio per i lavori della Metro C nella Tratta T3!<br />
<br />
Legge 22 maggio 2015 n. 68<br />
<br />
Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente.<br />
<br />
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 28-5-2015, Serie Generale n. 122<br />
<br />
Art. 318 - bis (Ambito di applicazione)<br />
<br />
Le disposizioni della presente parte si applicano alle ipotesi contravvenzionali in materia ambientale previste dal presente decreto che non hanno cagionato danno o pericolo concreto e attuale di danno alle risorse ambientali, urbanistiche o paesaggistiche protette.<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-45388348692759730152015-05-03T12:31:00.001-07:002015-05-03T12:31:28.861-07:00Ministero dell’Ambiente - Linee guida VIA per i progetti di competenza delle regioni e province autonome.Ministero dell’Ambiente - Linee guida VIA per i progetti di competenza delle regioni e province autonome.<br />
<br />
http://www.ording.roma.it/<br />
<br />
Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti. Le linee guida permetteranno di avere un'uniforme e corretta applicazione su tutto il territorio nazionale delle disposizioni dettate dalla direttiva 2011/92/UE relativa alla valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati. Tale procedimento entrerà in vigore il 26 aprile prossimo.<br />
<br />
Per ulteriori informazioni è possibile prendere visione del documento attraverso QUESTA PAGINA<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-62777584332644812622015-05-01T23:40:00.001-07:002015-05-01T23:40:42.258-07:00METRO C: STAZIONE COLOSSEO/FORI IMPERIALI - COSTI/BENEFICI, DANNI AMBIENTALI E AL PATRIMONIO CULTURALE.<br />
METRO C/T3: INEVITABILE IL DISSESTO DI TUTTA LA ZONA DELL'AREA ARCHEOLOGICA COLOSSEO-FORI-PALATINO PER IL GRAVE RISCHIO SISMICO, IDROLOGICO, IDROGEOLOGICO, GEOLOGICO, GEOMORFOLOGICO E GEOTECNICO CON L'ENORME SCAVO PER LA STAZIONE COLOSSEO-FORI IMPERIALI! FIRMATE LE QUATTRO PETIZIONI, PERCHE' LE FIRME DEI SOSTENITORI SONO IMPORTANTISSIME PER OTTENERE I PROVVEDIMENTI DI TUTELA DA PARTE DEGLI ORGANISMI COINVOLTI!<br />
<br />
LE TESTIMONIANZE CULTURALI, STORICO E ARTISTICHE DELLA NAZIONE, DELL'AREA ARCHEOLOGICA PIÙ IMPORTANTE DEL MONDO, FINITE IN DISCARICA, ARRICCHENDO IL RELATIVO INDOTTO, PERSE PER SEMPRE, ANZICHE' TUTELATE COME PREVISTO DALL'ART. 9 DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE, DALLE LEGGI E DAI VINCOLI LASCEREBBERO IL POSTO AD UNA GRANDE OPERA INFRASTRUTTURALE, INUTILE, IN ASSENZA DEL NUMERO DI PASSEGGERI/UTENTI: 48.000/ORA SULLA TRATTA, COME DISPOSTO DALLA NORMATIVA UNI PER ACCEDERE AL FINANZIAMENTO DEL CIPE!<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-31956951781897667712015-04-22T06:45:00.000-07:002015-04-22T06:45:01.059-07:00METRO C/Tratta T3 - Analisi dei danni al Patrimonio Culturale, Archeologico e Ambientale.Art. 9 dei Principi Fondamentali della Costituzione, Leggi di tutela dei Beni Culturali e Vincoli.<br />
La foto (Collina della Velia, Clivio di Acilio, già sito del Belvedere Cederna e del Giardino-Ninfeo di Villa Rivaldi) mostra quello che resta del Belvedere Cederna e del Clivio di Acilio, caduti sotto i colpi delle ruspe dopo l’abbattimento nel Giardino-Ninfeo di Villa Rivaldi di 60 tra alberi e arbusti: pini, palme, cedri, querce, ailanti, smantellamento, iniziato nel mese di ottobre tra le giuste proteste delle forze politiche e delle Associazioni, culturali e di cittadini e culminato nei giorni scorsi con il quasi totale “taglio” del Clivio di Acilio. Il Belvedere Cederna, il Clivio di Acilio e Villa Rivaldi, sono Beni Culturali e Storici, tutelati dal Codice dei Beni Culturali, la l. n. 42/04, dall’art. 9 dei Principi Fondamentali della Costituzione della Repubblica della Repubblica Italiana, perché testimonianza storica e artistica della Nazione, che sono sottoposti tutela dell’art. 9 dei Principi Fondamentali della Costituzione e ai Vincoli del 1949, del 20 dicembre 1991, del 22 giugno 2001 e del 2007. Lo ”smantellamento” non risulta essere passato per alcun Provvedimento Parlamentare e per la Conferenza dei Servizi per la comunicazione alla cittadinanza con uno strapotere manifesto, “contra legem”! La carta dei giardini storici di Firenze definì “il giardino cinquecentesco di Villa Rivaldi un museo vivente".<br />
Era un museo vivente, perché oggi non c’è più!<br />
La Petizione Popolare N° 232/13 è stata presentata alla Camera dei Deputati e si riporta il Resoconto Stenografico dell'Annunzio petizioni della seduta del 07.08.2013:"PAOLA GIANNONE, da Roma, chiede l'immediata interruzione dei lavori della Linea C della metropolitana di Roma, al fine di evitare possibili danni ai Fori Romani e al Colosseo", assegnata alla IX Commissione Permanente (Trasporti) e la Petizione Popolare N° 312/13 è stata presentata al Senato della Repubblica Italiana e si riporta il Resoconto stenografico dell'Annunzio petizioni della seduta del 16/07/2013: "la signora Paola Giannone di Milano, chiede misure per la tutela e salvaguardia del Foro Romano, con specifico riferimento alla costruzione della linea C della metropolitana", assegnata alla VII Commissione Permanente (Istruzione Pubblica, Beni Cul- turali, Ricerca Scientifica, Spettacolo e Sport). La sottoscritta, poi, inviò la "Unesco Petition to World Heritage Committee UNESCO, "The Role of CULTURE AND PROTECTION OF ARCHEOLOGICAL SITE "ROMAN FORUM", "WORLD HERITAGE SITE IN ROME", al Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, che riscontrò all'invio con la nota N. 109194 del 14.08.2014, allegata, e ha ricevuto nel mese di aprile 2014, la Comunicazione N. 307749 , datata 30 marzo 2014, allegata, dell'allora Presidente della Commissione per le petizioni, On. Erminia Mazzoni: "la Commissione per le Petizioni del Parlamento europeo ha esaminato la Sua Petizione e ha ritenuto le questioni da Lei sollevate ricevibili, a norma del Regoamento del Parlamento europeo, in quanto si tratta di una materia che rientra nell'ambito delle attività dell'Unione europea". "La Commissione ha, quindi, avviato l'esame della Petizione e ha deciso di chiedere alla Commissione europea di svolgere un'indagine preliminare sui vari aspetti del problema. La Commissione per le Petizioni proseguirà l'esame non appena le saranno pervenute le informazioni necessarie.". "Commissione per le petizioni La Presidente.".<br />
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:C2014/013E/01<br />
Per i suesposti motivi la sottoscritta prof.ssa Giannone Paola, a titolo personale a in nome e per conto dei firmatari delle petizioni su:www.change.org, chiede alle Ill.me S.S.L.L. di disporre tutti gli accertamenti che la legge dispone, come la V.I.A. e le Carte del Rischio, quando si debba costruire un’infrastruttura metropolitana, nel rispetto dell’ambiente costruito, esso stesso Bene Culturale, protetto, e dei Beni Culturali, in questo caso Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, e fermare la Metropolitana di Roma, Linea C a Lodi o al massimo a San Giovanni, a seguito della distruzione delle Colonne del Tempio di Venere e Roma della Basilica di Massenzio, dello smantellamento della Collina della Velia, del Clivio di Acilio, del Giardino-Ninfeo di Villa Rivaldi e per i possibili, gravi rischi di natura ambientale, come risultanti da numerosissimi studi di settore, anche a salvaguardia dei costi fuori controllo.<br />
Prof.ssa Paola Giannone<br />
Iscritta al n. 8125 dell’ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e Provincia<br />
I Sostenitori firmatari su: www.change.org<br />
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<a href="http://pgiannone9.blogspot.com/" target="_blank">pgiannone9.blogspot.com</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-5935144099467583292015-04-20T07:00:00.000-07:002015-04-20T07:00:10.095-07:00METRO C/Tratta T3 - Analisi V.I.A. e Carte del RischioV.I.A e Carta del Rischio.<br />
La V.I.A., Valutazione di impatto Ambientale, ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs 152/2006, scaduta, impedisce l’esecuzione dei lavori della Metro C nella Tratta T3, a seguito della Variante del pozzo di Via Sannio, per il “RISCHIO ARCHEOLOGICO SAN GIOVANNI-COLOSSEO. In merito al rischio archeologico e ai probabili impatti sui monumenti, il progetto, già oggi, ha determinato lo smantellamento della rampa vincolata del Clivio Acilio ed è previsto il polo logistico per i lavori nel Giardino-Ninfeo di Palazzo Rivaldi, vincolato dal 1949, e che sarà sottoposto a una forte compromissione per la messa in sicurezza delle paratie e dei numerosissimi tiranti di sostegno che andranno ad interessare il sottosuolo del Clivio oltre a quello del<br />
Villino Rivaldi e del fabbricato su Via del Colosseo.<br />
Anche Santo Stefano Rotondo e S. Maria della Navicella potrebbero essere a rischio visto che al Celio verrà intercettata l’esistente falda idrica con un pozzo (Pozzo 3.2) profondo oltre 60 m e largo circa 35 m.” (Italia Nostra Roma, Lettera al Sindaco Marino del 23 ottobre 2013.).<br />
A seguito del rilascio del Parere endoprocedimentale Prot. N. 28812/09 del … la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, ora Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma, aveva richiesto a ROMA METROPOLITANE S.r.l. ulteriori prescrizioni, che interessano la Tratta T3, disattese totalmente, visti i danni prodotti al Patrimonio Archeologico dei Fori Romani e di Via dei Fori Imperiali con l’abbattimento, ad oggi quasi totale, della collina della Velia sulla quale poggiava il Clivio di Acilio.<br />
Nell’Appello contro i possibili dissesti dell’Anfiteatro Flavio a causa della Metro C. richiesta di accertamenti e azioni urgentissime”, inviato in data 14 agosto 2014 al Parlamento Europeo, la sottoscritta aveva evidenziato, riferendosi ai citati studi di settore, la necessità degli accertamenti idrologici, geologici e geomorfologici e geotecnici e sismici, che documentassero l’assenza o meno di rischi di dissesto per il Colosseo e i Monumenti dell’Area Archeologica Centrale, a causa dei lavori della Metro C nella Tratta T3.<br />
In data 01.04.2014 otto Senatori del MoVimento 5 Stelle, SERRA, AIROLA, LUCIDI, LEZZI, MANGILI, DE PIETRO, PUGLIA, BLUNDO hanno fatto proprio l'Appello, presentando l'Interrogazione orale con carattere d'urgenza ai sensi dell'art. 151 del Regolamento al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, e al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo,On. Dario Franceschini, manifestando i timori per i pericoli a cui è sottoposto l'Anfiteatro Flavio e chiedendo " il blocco dei lavori della Metro C all'interno del Parco Archeologico più bello del mondo, e chiedendo, a Loro volta, agli autorevoli Organi di Governo "quali iniziative il Governo intenda intraprendere al fine di tutelare uno dei massimi tesori del Patrimonio storico, artistico e architettonico italiano e dell'Umanità, garantendo l'opportuna vigilanza affinchè si tenga conto di tutti i possibili rischi nella realizzazione dei progetti che riguardano il monumento e le Zone limitrofe".<br />
(3-00852).<br />
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00757624&part=doc_dc-allegatob_ab-sezionetit_ioccduasda151dr&parse=no&stampa=si&toc=no<br />
<br />
Le riflessioni della sottoscritta, a seguito dell’esame di numerosi studi di settore, avevano portato alla conclusione per la Tratta T3 della presenza di:<br />
• Rischio sismico di livello 3 per l’area archeologica Palatino-Fori-Colosseo. Come si può vedere dalla Fig. 2. Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (micro-zonazione sismica di livello 1) del Colle Palatino e delle aree limitrofe. Prodotto realizzato nell’ambito del Progetto UrbiSIT (CNR-IGAG per il Dipartimento della Protezione Civile)<br />
http://www.researchgate.net/publication/236972506_La_microzonazione_sismica_dellarea_archeologica_Palatino-Fori-Colosseo<br />
• Rischio legato alla natura dei terreni di fondazione.<br />
La distribuzione selettiva dei danni quale oggi appare lungo la Struttura del Colosseo sia stata determinata principalmente da fattori naturali, legati alla eterogeneita` dei terreni geologici su cui il monumento è stato edificato;<br />
• Rischio cavità ipogee.<br />
L'area intorno alla Domus Aurea e al Colosseo, nella Tratta T3 è interessata da numerose cavità ipogee: un passaggio collegava il Colosseo al Ludus Magnus e uno sul lato opposto raggiungeva il Summum Chorangium (oggi, Tempio di Venere e Roma), ma non risulta comunicato l'eventuale rischio di crollo o meno, a causa dei lavori della Metro C sia intorno alla Domus Aurea, sia sotto il Colosseo e nelle sue immediate vicinanze;<br />
• Rischio vibrazioni e rumore.<br />
I valori rilevati di soglia, che già hanno creato danni agli edifici e anche al Colosseo, moltiplicati per due quali conseguenze potrebbero avere per il Colosseo e per i Monumenti del Foro Romano?<br />
• Rischio idrogeologico e la falda freatica.<br />
Dall''indagine effettuata con N° 4 campioni si constata che per l'Unità<br />
delle Alluvioni recenti, posta a confronto con la pressione verticale effettiva,<br />
esercitata dal terreno (valutato considerando la falda a - 8 m dal p.c. e il peso<br />
naturale dei riporti recenti alla medesima profondità, si rileva un grado di<br />
pre-consolidazione, del quale non si hanno elementi circa le cause, ma esso<br />
è compatibile con gli incrementi di pressione verticale indotti dal sovraccarico<br />
della struttura del Colosseo.<br />
Diverso il caso delle argille ascritte all'Unità di Monte Vaticano, che risultano<br />
fortemente consolidate.".<br />
• Cedimento fondazioni.<br />
Pericoli connessi a situazioni statiche. Per la classe C3, tipica della parte<br />
meridionale del terreno di fondazione del Colosseo, le caratteristiche<br />
geotecniche dei terreni sono: “Scadenti”.<br />
• Rischio geotecnico.<br />
1 ) – rischi di origine antropica, come nella costruzione di opere infrastrutturali e, quindi, anche nel caso della Metro C di Roma;<br />
2) – rischi di origine naturale;<br />
• La falda freatica e il rischio idrogeologico.<br />
Come non temere che le variazioni del livello di falda, possibili, possano avere ripercussioni sulla stabilità del Colosseo?".<br />
Non e' una novità che sotto il Colosseo vi sia la falda freatica e non e' solo a - 22 m<br />
dal p.c.! I livelli, che variano, possono essere anche molto più superficiali, (- 8 dal p.c.), come si constata nell’affioramento dell’Euripus, il terzo fiume più grande di Roma, nelle fondamenta del palazzo della Cancelleria fino a - 7m dal p.c. (piano di campagna)!<br />
L’Euripus è stato scoperto nel 2009, proprio durante le indagini archeologiche per la costruzione della linea C della metropolitana. Nell'antichità il torrente scorreva alla luce del sole nell'attuale zona dell' Appia Nuova e, passando per San Giovanni e la valle del Colosseo, andava a sfociare nel Tevere. Con la nascita delle Mura Aureliane, il corso d' acqua, che si alimenta con la falda e si divide in mille rivoli, venne interrato e nascosto sotto le costruzioni successive.<br />
Come noto, le gallerie di linea passerebbero interamente nella falda.<br />
L'unico vero problema del progetto della Metro C e' costituito dall'enorme "scatolone in cemento armato" della Stazione Colosseo. Quello sì che avrà delle dimensioni tali da interferire con la falda! Tra l'altro le paratie di cui sarà costituito verranno infisse nel suolo sino ad attestarsi ben dentro le argille plioceniche, terreno profondo che da' ottime garanzia di resistenza, ma che e' molto impermeabile.<br />
Pertanto, l’enorme corpo stazione non darà scampo alla falda, la cui acqua dovrà necessariamente trovare altre strade per defluire.<br />
La sottoscritta prof.ssa Giannone Paola ha presentato alla Struttura di Missione per il Contrasto al Dissesto Idrogeologico e Geotecnico, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, presieduto dall’Ing. Massimo Sessa e dal Dott. Gian Vito Graziano e ha ricevuto il riscontro da parte del Dott. Gian Vito Graziano, Presidente dell’Istituto Nazionale Geologi e Presidente della Struttura di Missione la risposta, che trascrive: “Gentilissima Professoressa, ho esaminato con particolare attenzione la Sua nota, ma la mia posizione di Consulente esterno non mi dà alcun potere decisionale ed ho quindi posto all’attenzione del Coordinatore della Struttura di Missione la richiesta stessa.<br />
Cordiali saluti.<br />
Gian Vito Graziano”.<br />
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<a href="http://pgiannone9.blogspot.com/" target="_blank">pgiannone9.blogspot.com</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-30391899733280810962015-04-19T13:42:00.002-07:002015-04-19T13:42:20.621-07:00METRO C/Tratta T3 - Analisi Costi/Benefici.Metro C di Roma, Tratta T3. Analisi dei costi e benefici, dell’impatto ambientale e dei danni al Patri-monio storico e artistico della Nazione. Richiesta di fermare la Linea C a San Giovanni e della rimessa in pristino dei danni, prodotti dai lavori a Via dei Fori Imperiali e ai Monumenti dei Fori Romani, protetti dai Vincoli.<br />
La LEGGE 11 novembre 2014, n. 164 ha convertito in legge, con modifica-zioni il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, Art. 3: “Ulteriori disposizioni urgenti per lo sblocco di opere indifferibili urgenti e cantierabili per il rilancio dell’economia”, comma 2. Con uno o piu' decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, quanto alle opere di cui alle lettere a) e b), nonche' entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, quanto alle opere di cui alla lettera c), sono finanziati, a valere sulle risorse di cui ai commi 1 e 1-bis: lettera a) i seguenti interventi ai sensi degli art. 18 e 25 del decreto-legge N. 69 del 2013, cantierabili entro il 31 dicembre 2014: ...Tratta Colosseo-Piazza Venezia della linea C di Roma. Il dl Milleororoghe ha disposto una proroga per il rifinanziamento con l’aper-tura dei cantieri al 28 febbraio 2015. AL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2015” si legge: ...”A Roma, la linea C rappresenta l’infrastruttura di trasporto pubblico di interconnessione tra la zona est della città (Casilina), il centro storico, e la zona Nord-ovest (Cassia). Attualmente è in esercizio la tratta tra il comune di Montecompatri e Centocelle. Il prossimo prolungamento fino alla stazione di San Giovanni e il completamento della prima parte della linea fino a Fori Imperiali renderanno possibile l’interconnessione a maglia delle tre reti metropolitane romane nelle stazioni di San Giovanni e Colosseo. L’estensione totale della linea da Montecompa- tri a Fori Imperiale è di circa 24,5 km. Nella configurazione finale con sviluppo fino alla Cassia è prevista una domanda di trasporto 20.000 /passeggeri/direzione nell’ora di punta. A pag. 45 si legge: “D.L. 133/2014: sono stati pubblicati 64 bandi per 184,44 M€, pari al 61% del finanziamento assentito.” A pag. 45 si legge: ...“la Legge n. 190/14 (Legge di stabilità 2015) prevede che entro il 30 aprile 2015 il CIPE, con propria delibera, dispone una ripartizione della dotazione finanziaria del FSC iscritta in bilancio tra le diverse aree tema-tiche nazionali (precedentemente individuate entro il 31 marzo 2015). Entro la medesima data, con DPCM, su proposta dell’Autorità politica per la coesione, è istituita una Cabina di regia composta da rappresentanti delle amministra- zioni interessate e delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, incaricata di definire specifici piani operativi per ciascuna area tematica nazio-nale, con l'indicazione dei risultati attesi e delle azioni e dei singoli interventi necessari al loro conseguimento, con relativa stima finanziaria, dei soggetti attuatori a livello nazionale e regionale e dei tempi di attuazione.”... Nella Tabella: OPERE PRIORITARIE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE si legge: “Roma metropolitana, linea C – Costo 2.665 – Disponibilità 2.315 – Fabbisogno triennio: 280 – Stato: In realizzazione/esercizio – Data: 31/12/2021 - % avanzamento: 40,41- RILEVANZA STRATEGICA: Sblocca Italia. Il dl n. 133/14 è datato 11 settembre 2014 e la l. n. 164/14 è datata 11 novembre 2014, solo 2 giorni dopo l’apertura della Tratta Montecompatri-Parco di Centocelle, quando ancora non si avevano i dati certi della frequentazione dei passeggeri sulla Linea C in quella Tratta. La foto documenta la frequentazione del pubblico nella Stazione “Giardinetti” della Linea C in data 1 marzo 2015, alle ore 16,41: PASSEGGERI N. 1, la sottoscritta. La normativa UNI prevede che ci sia la convenienza a costruire una infrastruttura metropolitana quando c'è una stima prevedibile di flusso dei passeggeri di 24.000 utenti l'ora/senso di marcia, che fa in totale sulla Tratta 48.000 utenti l'ora. Il DEF 2015, in bozza, prevede una frequentazione di 20.000/passeggeri/direzione nell’ora di punta, inferiore alla normativa UNI, ma non corrispondente alla frequentazione dei passeggeri, registrata in data 1 marzo 2015, neanche lontanamente. Il costo calcolato ad oggi della metro C è di euro 3.800 mln e solo la Tratta dal Colosseo a Via dei Fori Imperiali si stima che costi euro 1.000 mln. Il costo/km della Metro C è di euro 850 mln, a carico per il 70% del Governo, per il 18% della Regione Lazio e per il 18% del Comune di Roma, per il 18% della Regione Lazio. Al link, che segue è possibile leggere i dati dei costi e i tempi di realizzazione, stimati, ma non aggiornati, della Camera dei Deputati:<br />
http://silos.infrastrutturestrategiche.it/admin/scheda.aspx… Il costo della Linea C di Roma è stratosferico anche per la scelta (sbagliata!) della tecnologia “pesante” al posto di quella “leggera”ad esempio, adottata per la metropolitana di Torino il cui costo è stato: euro 442 mln. La metropolitana di Londra è costata: euro 740.5 mln e quella di Marsiglia: euro 175,4. La sproporzione tra i costi solo della costruzione della Linea C con le altre metropolitane è evidente! Al costo della costruzione dell’infrastruttura si deve aggiungere il costo di esercizio della metropolitana, ma se il traffico passeggeri è inferiore alle stime o è, pressoché, totalmente assente, come si è verificato dall’apertura della Metro C da Montecompatri a Parco di Centocelle il ricavo da traffico non copre né il costo dell’infrastruttura né quello dell’esercizio, che finisce a totale carico dell’erario. La stima di crescita del numero dei passeggeri rispetto ai primi mesi dell’esercizio deve essere tale che i ricavi superino i costi di gestione e del costo della costruzione. Le analisi dei flussi, che oggi sono fatte con rigore scientifico, devono, però, essere calate sul territorio e adattate alle esigenze del bacino di utenza, che è fin troppo evidente, che nel caso della Metro C non è interessato ad andare da Montecompatri a Parco di Centocelle oggi, né, appena messa in esercizio la Tratta da Parco di Centocelle a Lodi o a San Giovanni. I potenziali passeggeri, in- fatti, sarebbero al massimo interessati ad arrivare a Termini: lo stato sociale del bacino di utenza è di persone poverissime, considerato che altre categorie sociali sono presenti in modo infinitesimale e, pertanto, non fanno testo, che mai e, poi mai, avrebbero la necessità in gran numero di andare da Montecompatri a San Giovanni o a Piazza Venezia e, tanto meno, arrivare fino alla Cassia. I costi, quindi, sarebbero sostenuti da tutti i cittadini, ma quale sarebbe il vantaggio per una mobilità sostenibile e il miglioramento della qualità dell’aria, non sostituendo la Metro C nessun altro mezzo di locomozione, privato o TPL? Si stima che la diminuzione del traffico privato su strada sia dell’1% circa, come avviene in altre città: Torino, Tolosa, etc. e, allora, qual è il vantaggio di costruire una infrastruttura su un tracciato, sul quale i cittadini non ne trarrebbero alcun beneficio?<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-81037992284990400562015-01-09T09:09:00.003-08:002015-01-09T09:09:58.953-08:00DOPO IL "CROLLO" DELLO SCORCIAVACCHE 2, POLEMICHE E BUONI PROPOSITI di Maurizio Ceccaioni.Vi consiglio di leggere questo articolo del giornalista Maurizio Ceccaioni:<br />
<br />
http://www.di-roma.com/index.php/costume-a-societa/item/1362-dopo-il-crollo-dello-scorciavacche-2-polemiche-e-buoni-propositi<br />
<br />
Ringrazio, prima di tutto, il giornalista Maurizio Ceccaioni, per avermi citata nel Suo bellissimo articolo, documentato in maniera precisa e circostanziata!<br />
<br />
L'indagine geognostica è la prima a dover essere fatta quando si deve costruire qualsiasi tipo di manufatto e le risultanze devono essere tenute seriamente in conto sia nel progetto che nella successiva fase costruttiva, se non si vuole incorrere nei disastri ambientali e nel collasso delle infrastrutture, come riportato nell'articolo per l'importante dissesto dello "Scorciavacche 2", tra Palermo e Agrigento, e come è temibile che possa accadere a causa dei lavori della Metro C nella Tratta T3 e nelle immediate vicinanze del Colosseo e dei Monumenti dei Fori Roman, per quanto mi risulta non essendo stati tenuti in conto i possibili rischi di crollo a causa della natura del terreno e le opere eseguende, sottacendo la necessità e l'urgenza di ulteriori approfondimenti d'indagine, peraltro, rilevati sia dalla Regione Lazio che dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma per la Metro C, nella Tratta T3, ma anche in altre Tratte. Infatti, dai documenti esaminati e dal Parere Prot. N. 28818/09, emesso dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma è emerso che la medesima ha disposto “ulteriori prescrizioni”, chiedendone il relativo riscontro a ROMA METROPOLITANE S.r.l. e a ROMA CAPITALE, proprio per quanto riguarda l’interazione della Metro C con i Monumenti dei Fori e con il Colosseo. Dalla Nota RUP, infatti, non si rileva quanto risultato dalle ulteriori prescrizioni richieste e i provvedimenti conseguenti di salvaguardia dei Monumenti, tant'è che i lavori stanno proseguendo su Via dei Fori Imperiali con una fretta, che è sempre una cattiva consigliera!<br />
<br />
Ulteriori accertamenti geognostici per la tutela e la salvaguardia dei Fori Romani e del Colosseo, sono urgentissimi, perchè allo stato attuale dell’arte le indagini svolte non hanno in alcun modo chiarito l’assenza di rischi per i Monumenti dei Fori Romani anche per eventi imprevedibili, come quelli naturali e che, pertanto, impongono lo “stop end” dei lavori della Metro C oltre San Giovanni nella Tratta T3 con questo progetto e una successiva variante di piano e di progetto, al fine di evitare rischi per l’impatto col battente idrico, di entità incalcolabile sia per l’ambiente che per i monumenti. Dall’"Appello per i possibili rischi di crolli per l'Anfiteatro Flavio a causa della Metro C", ripreso dagli otto Senatori del Movimento 5 Stelle, SERRA, AIROLA, LUCIDI, LEZZI, MANGILI, DE PIETRO, PUGLIA, BLUNDO con l'Interrogazione con carattere d'urgenza al Presidente del Consiglio e al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo,<br />
<br />
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00757624&part=doc_dc-allegatob_ab-sezionetit_ioccduasda151dr&parse=no&stampa=si&toc=n<br />
<br />
cito solo: “Nessuno può infatti prevedere l’entità delle variazioni dei livelli di falda, causati dalla presenza dell’enorme struttura in cemento armato della Stazione, che si estenderebbe dal piano strada sino al profondo strato impermeabile delle argille plioceniche e che, pertanto, costituirebbe un incredibile ostacolo al libero fluire delle acque nel sottosuolo....”!<br />
<br />
Quali le conseguenze? È facile immaginarle e non sarebbe che l'ennesimo caso di mala gestio, se non fosse che ci andrebbe di mezzo il Patrimonio Mondiale dell'Umanità, che ha resistito, indenne, a più di 2.000 anni storia, ha superato le guerre, i terremoti, gli sventramenti, ma non potrebbe mai farcela a superare la costruzione della Metro C nella Tratta T3!<br />
<br />
I riflettori accesi dei media e della stampa potranno contribuire ad una seria riflessione sulla necessità che tutte le opere, infratturali e non, siano costruite nel rispetto dell'ambiente e delle sue leggi per non ricadere, continuamente, negli stessi errori di opere inutili o mal fatte, che crollano creando danni alle persone, all'economia e all'ambiente, che non perdona gli "sgarri" e si vendica, sempre!<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-88545691675387403512014-12-29T10:04:00.002-08:002014-12-29T10:07:45.922-08:00Il treno Italia rimane fermo in stazione di Furio Colombo, Il Fatto Quotidiano 28.12.14 - COMMENTONei primi anni dell’’800 la scoperta scientifica che il carbone poteva essere usato come fonte di energia per produrre il vapore, che avrebbe potuto far camminare l’omonima locomotiva a vapore non più a cavalli, ma, appunto, con la spinta dell’energia cinetica del vapore e che il carbone stesso poteva essere il combustibile per l’industria siderurgica, che avrebbe consentito di costruire i binari in ferro per il detto treno, diede un’importante impulso all’economia, che, da artigianale, divenne industriale: nacque, così, la Rivoluzione Industriale, che cambiò radicalmente la vita delle persone, rilanciando l’economia, i trasporti, gli scambi, creando, quindi, ricchezza.<br />
<br />
Quindi per far ripartire il treno fermo, altro che riverniciatura dei vagoni, serve un’”idea di futuro”, chiara e con la strada ben delineata per raggiungere quel famoso obiettivo della crescita e della ripartenza dell’economia, che crea posti di lavoro e aumenta il PIL in modo stabile, senza togliere da una parte per mettere nell’altra (ndr. 80 euro!).<br />
<br />
Serve, prima di tutto, che i vagoni, cioè quello della Giustizia, dell’Istruzione, del Lavoro, dell’Economia, etc. siano collegati gli uni agli altri in un’unico treno trainato dalla locomotiva, condotta da un “bravo macchinista”, che la porti verso la destinazione segnata sul la tabella in stazione e sul suo diario di bordo e che non proceda a tappe forzate, come si sta facendo dal Governo delle “Larghe Intese”, a quello dei “Tecnici”, a quello, attuale, dei “Nominati”, che procedono con “provvedimenti tampone”, per sanare le “falle” delle emergenze, continue, perchè ne sani una e ne esce fuori un’altra. Adesso è il turno della Gestione degli immigrati da parte del Ministero dell’ Interno, per il quale è necessaria una pianificazione dei flussi a livello non solo europeo, ma globale, come globale è l’economia dei mercati, che possono dare le giuste risposte agli inserimenti degli immigrati stessi in posti di lavoro, per i quali c’è richiesta e che fanno aumentare il PIL dei diversi Paesi, non dimentichiamolo!<br />
<br />
Dai dati ISTAT si rileva che le prospettive per l’economia italiana riportano che nel 2014 si prevede un calo del PIL dello 0,3%, per il 2015 un aumento dello 0,5% e dell’1% per il 2016, che il 17% dei giovani lascia la scuola entro i 19 anni, che cala il tasso generale di disoccupazione giovanile, che scende di 0,3 punti percentuali, ma è nuovo picco nella fascia 15-24 anni dove i senza occupazione sono 710 mila. "Per tornare al 7 per cento servirebbero 2 milioni di posti entro il 2020", che a ottobre 2014 il tasso di disoccupazione è pari al 13,2%, +0,3 punti percentuali su settembre, troppi. La giustizia italiana registra una lunghezza dei processi, civili e penali, che allontanano gli investimenti italiani e stranieri delle imprese. Le statistiche culturali dicono che diminuisce la partecipazione culturale nel 2013. In calo il pubblico di spettacoli e intrattenimenti e in particolare di cinema, musei e mostre. Ricordo che l’Italia ha il patrimonio culturale più alto del Mondo. Le compravendite immobiliari e i mutui fanno registrare che nel II trim 2014 le convenzioni notarili diminuiscono del 3,1% in un anno. Le multinazionali estere in Italia nel 2012 sono 13.328 e occupano quasi 1,2 milioni di addetti. Le multinazionali italiane all’estero confermano una rilevante la presenza all’estero: 21.830 controllate nel 2012. Il commercio al dettaglio ci dice che ad ottobre 2014 le vendite sono stabili rispetto a settembre e che la diminuzione è dello 0,8% in un anno. Le “Prospettive per l’economia italiana” fanno prevedere nel 2014 un calo del PIL dello 0,3%, per il 2015 un aumento dello 0,5% e dell’1% per il 2016. I dati positivi arrivano dal commercio estero extra Ue, che a novembre 2014 dà il saldo : +2,7 miliardi di euro. Il commercio estero a ottobre 2014 dice che l’avanzo commerciale è di 5,4 miliardi (+3,8 miliardi a ottobre 2013). Le esportazioni dalle regioni italiane fanno registrare nel III trim 2014 che le esportazioni dell’Italia nord-occidentale sono: +2,3% su II trim 2014. Il quadro, che ne risulta, è di un Paese in recessione, ma che ha delle potenzialità attive, che ne possono determinare il cambio di passo.<br />
<br />
Concludendo, la strada per il rilancio dell’economia in Italia passa per la tutela del Diritto, come disposto dalla Costituzione, senza cambiare le carte in tavola in corso di partita, altrimenti la partita si perde!<br />
<br />
Le Imprese italiane “tirano”, nonostante tutto, anche quando delocalizzano, deve essere rilanciato il “Made in Italy”, ma, soprattutto: NIENTE, GRANDI OPERE INFRASTRUTTURALI, INUTILI E DANNOSE PER L’ECONOMIA: LA METRO C DI ROMA, IL PONTE SULLO STRETTO, LA TAV, ETC, “POZZI SENZA FONDO”, MA CHE IL “MANOVRATORE” UTILIZZI I FONDI PER PROGETTI NON INFRASTRUTTURALI, MA BEN STRUTTURATI CON INVESTIMENTI MIRATI NELLA GIUSTIZIA, NELLA SCUOLA, NEL LAVORO... SE SI VUOLE RIPARTIRE, ALTRIMENTI IL TRENO RIMANE IN STAZIONE E I PASSEGGERI, STREMATI, A TERRA!!!<br />
<br />
Paola Giannone<br />
<br />
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/28/treno-italia-rimane-fermo-in-stazione/1299810/Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-69206226317335329792014-07-31T23:48:00.000-07:002014-07-31T23:48:02.932-07:00METRO C, CORTE DEI CONTI: VERIFICARE LA STABILITA` DEL COLOSSEO.Metro C: Corte dei Conti:<br />
Verificare la stabilità del Colosseo.<br />
(Il Il Ghirlandaio), Roma, 2 maggio (2013<a href="http://www.ilghirlandaio.com/top-news/77932/metro-c-corte-dei-conti-verificare-la-stabilit-del-colosseo/" target="_blank"> </a>)<br />
<br />
... IN ATTESA DEGLI ESAMI DA SVOLGERE, SONO ANDATI AVANTI CON GLI SCAVI! ...<br />
<br />
QUALE SARA` LA SORTE DEL COLOSSEO, SETTIMA MERAVIGLIA DEL MONDO DAL 2008 E INSERITA COME TUTTA LA CITTA` DI ROMA, ENTRO LE MURA AURELIANE, TRA I SITI UNESCO: PATRIMONIO MONDIALE DELL'UMANITA?<br />
<br />
http://www.ilghirlandaio.com/top-news/77932/metro-c-corte-dei-conti-verificare-la-stabilit-del-colosseo/<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-62200834769703785572014-07-29T20:41:00.001-07:002014-07-29T21:16:40.925-07:00RIFORMA DEL SENATOPartecipate ai lavori della Riforma del Senato della Repubblica Italiana.<br />
<br />
Questo è il link: h<a href="http://goo.gl/jONKY1">ttp://goo.gl/jONKY1</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-13494770938175586632014-07-02T02:05:00.001-07:002014-07-08T23:01:03.973-07:00PRESIDENTE COMMISSIONE PETIZIONI PARLAMENTO EUROPEO:PETIZIONE N° 1140/2013. INDAGINE PRELIMINARE.www.change.orgFIRMATE! FIRMATE! CONTINUATE A FAR FIRMARE DOPO AVER LETTO: METRO C - PUNTI CRITICI! NON C'È NESSUNA CORRISPONDENZA TRA DICHIARAZIONI D'INTENTI E LAVORI ESEGUITI NELLA TRATTA T3!<br />
<br />
Tratta T3 - Il perche` dei tanti NO e le risposte ... che daremo insieme: cittadini, Associazioni e Istituzioni!<br />
<br />
Metropolitana di Roma, Linea C: Tratte T3, T4, T5, T6 e T7<br />
<br />
No alla Metro C nella Tratta T3 senza il rispetto della Costituzionene della Repubblica Italiana, Principi Fondamentali, art. 9, art. 32, 42, 117 e 118.<br />
<br />
No al mancato rispetto dei ddcreti di Vincolo del 22 giugno 1991 e del 20 dicembre 2001.<br />
<br />
No al mancato rispetto del G.U., Serie Generale n. 145 del 22 - 6 - 201, "Disposizioni finali".<br />
<br />
Etc....<br />
<br />
Costruttore: ROMA METROPOLITANE S.P.A. e General Contractor .<br />
<br />
PUNTI CRITICI GLI ATTI DI TUTELA DISPOSTI DALLA NORMATIVA<br />
_____________________________________________________________________________<br />
<br />
La "Carta della Qualità" La "Carta della Qualità", pubblucata sul sito della Soprintendenza e i Decreti di Vincolo: per i Beni Archeologici di Roma, contiene i Siti Archeologici del centro:<br />
<br />
22 giugno 1991 Colosseo, Foro Romano e Palatino, Domus Aurea, Terme di Caracalla, 20 dicembre 2001 Piramide Cestia. La "Carta della Qualità" promuove la valorizzazione D.lgs. n. 42/04, art.10, f) del Patrimonio Culturale in essi conservato.<br />
_____________________________________________________________________________Il "Codice dei Beni Culturali La tutela dei Fori Romani e` disposta oltre che dall'art. 9 dei Prncipi Ambientali, l, n, 42/04 e le Fobdamentali della Costituzione della Repubblica Italiana anche dalle altre leggi di tutela. D.lgs n. 490/99, oltre che dall'art. 10 e dall'art. 21 del D.lgs n. 42/04.<br />
<br />
Il Patrimonio Mondiale dell'Umanità è sottoposto anche alla tutela dell'UNESCO - World Heritage Centre Convention, concerning the Protection of the World Cultural and Natural Heritage.<br />
<br />
Ai sensi dell’articolo 16 delle Norme Tecniche di Attuazione del Nuovo Piano Regolatore Generale, approvato dal Consiglio Comunale con Deliberazione 18 del 12 febbraio 2008 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio il 14 marzo 2008, alla Sovraintendenza è demandato il compito di esprimere parere preventivo di competenza su progetti edilizi ed urbanistici, laddove non siano interessati elementi tutelati per legge (Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 - "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137").<br />
<br />
In particolare il parere riguarda la compatibilità dei progetti presentati con le indicazioni contenute negli elaborati G1 (Carta per la Qualità) e G2 (Guida per la qualità degli interventi), come specificamente definito dall’art. 16 delle Norme Tecniche di Attuazione.<br />
_____________________________________________________________________________<br />
PARERI URBANISTICI EDILIZI:<br />
<br />
REGIONE LAZIO, Relazione istruttoria, procedura V.I.A., regionale di Roma linea C - Prot. N. D2/2A/04/87729 del 17<br />
<br />
Giugno 2003 e espressione del parere di competenza:<br />
<br />
Metropolitana di Roma, Linea C Tratta T3 S. Giovanni-Fori Imperiali. Progetto Definitivo - CdS 23.10.2009.<br />
<br />
PUNTI CRITICI: GLI ATTI DI TUTELA PRESENTATI<br />
<br />
Agli atti ci sono solo Pareri endoprocedimentali. Nella V.I.A., pag, 17, per<br />
<br />
Tratta T2 c'è scritto: Presenta una accentuata sensibilita` di impatto per NULLA OSTA le preesistenze storiche e le otenzialità archeologiche, che si è cercato di risolvere con la scelta tipologica per il tracciato e le stazioni del<br />
"modello Roma".....Gli impatti piu` rilevanti riguardano le stazioni.<br />
<br />
Fattori d'impatto:<br />
<br />
- l'archeologia;<br />
<br />
- il regime vincolistico sui beni architettonici (ex lege 1089/39);<br />
<br />
- la stabilità ddgli edifici, relativamente all'epoca di costruzione della<br />
<br />
porzione di territorio interessata;<br />
<br />
- la viabilità e ka cantierizzazione, per le porzioni di strade o piazze che<br />
<br />
saranno ibteressate dai cantieri;<br />
<br />
- le interferenze con i pubblici servizi, per la presenza di una quantità<br />
<br />
considerevoli di passaggi dorsali;<br />
<br />
- l'acustica, per i possibili dusagi arrecati in fase di realuzzazione.<br />
<br />
Tratta T3: Le caratteristiche storico-monumentali sono analoghe alla tratta precedente, per la predominanza delle vestigia mperiali sulla stazione Colosseo e la presenza della cinta muraria presso Porta Metronia. Si ricorda che la tratta T3 è stata già presentata, ma, a causa del prolungamento della linea fino a Venezia e lo spostamento del tracciato nel tratto inerente la fermata AmbaAradam, è necessario ripresentare lo studio preliminare ai sensi della legge 443/01 - Legge Obiettivo<br />
<br />
Fattori d'impatto:<br />
<br />
- l'archeologia, per la predominanza di scavi relativi all' epoca romana nella zona dei Fori Imperialie la vici-nanza con le Mura Aureliane alla fermata Amba Aradam;<br />
<br />
Mitigazioni e compensazioni:<br />
<br />
Stazione Venezia<br />
<br />
• Ripristino dello stato attuale<br />
<br />
Stazione Colosseo:<br />
<br />
• Riqualificazione dello spazio urbano<br />
<br />
• realizzazione del Museo dei Fori su Via dei Fori Imperiali.<br />
<br />
Stazione Amba Aradam<br />
<br />
• Riqualificazione dello spazio urbano.<br />
<br />
Nel Parere endoprocedimentale n. 28812/09, emesso dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma c'è scritto:<br />
<br />
Colosseo. E' necessario procedere a ulteriori verifiche, finalizzati all'elaborazione di principi progettuali utili.<br />
<br />
Arch. Paola Giannone<br />
<br />
PRESIDENTE COMMISSIONE PETIZIONI PARLAMENTO EUROPEO-PETIZIONE N° 1140/2013. INDAGINI PRELIMINARI.www.change.org<br />
<br />
da Paola Giannone » mer 2 lug 2014, 9:11<br />
<br />
Diretta a PRESIDENTE COMMISSIONE PETIZIONI PARLAMENTO EUROPEOPETIZIONE N. 1140/2013 - PETITION TO THE WORLD HERITAGE COMMITTEE – UNESCO - QUESTIONI SOLLEVATE RICEVIBILI. INDAGINE PRELIMINARE.PAOLA GIANNONE<br />
<br />
A seguito della comunicazione, datata 30.04.2014, nella quale c’è scritto che:<br />
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"la Presidente della Commissione per le Petizioni del Parlamento europeo mi ha comunicato che “la Commissione per le Petizioni del Parlamento europeo ha esaminato la Sua Petizione e ha ritenuto le questioni da Lei sollevate ricevibili, a norma del Regolamento del Parlamento europeo, in quanto si tratta di una materia che rientra nell'ambito delle attività dell'Unione europea". "La Commissione ha, quindi, avviato l'esame della Petizione e ha deciso di chiedere alla Commissione europea di svolgere un'indagine preliminare sui vari aspetti del problema. La Commissione per le Petizioni proseguirà l'esame non appena le saranno pervenute le informazioni necessarie.".<br />
"Commissione per le petizioni, La Presidente.".<br />
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La sottoscritta Prof.ssa Paola Giannone e I Sostenitori firmatari chiedono che SIANO SVOLTE INDAGINI URGENTISSIME, da parte della COMMISSIONE PER LE PETIZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO, GIA’ PRESIEDUTA DALL’ON. ERMINIA MAZZONI, essendo veramente a rischio e già seriamente compromesso il Patrimonio Mondiale dell’Umanità dei Fori Romani e dell’Anfiteatro Flavio a Roma al fine di altrettanti URGENTISSIMI PROVVEDIMENTI DELLA COMMISSIONE PER LE PETIZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO PER LA TUTELA E LA SALVAGUARDIA DEL FORO ROMANO E DEL COLOSSEO A RISCHIO A CAUSA DEI LAVORI DELLA METRO C A ROMA, ILLEGGITTIMAMENTE ESEGUITI, SENZA IL RISPETTO DEI DIRITTI DISPOSTI DALLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, ART. 9 DEI PRINCIPI FONDAMENTALI, ART. 32, 43, 117 E 118, DALLE L. 42/04, L. 1049/89, D.lgs 490/99, DECRETI DI VINCOLO DEL 22 GIUGNO 1991 E DEL 20 DICEMBRE 2001, ETC. E DALLA NORMATIVA INTERNAZIONALE, IN PARTICOLARE IN QUESTO CASO PER QUELLI DICHIARATI “ PATRIMONIO MONDIALE DELL'UMANITA'” DALL'UNESCO UNESCO – World heritage Centre Convention Concerning the Protection of the World Cultural and Natural Heritage – whc.unesco.org/en/conventi<br />
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Arch. Paola Giannone<br />
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Lettera a: PRESIDENTE COMMISSIONE PETIZIONI PARLAMENTO EUROPEOPETIZIONE N. 1140/2013 - PETITION TO THE WORLD HERITAGE COMMITTEE – UNESCO - QUESTIONI SOLLEVATE RICEVIBILI. INDAGINE PRELIMINARE.<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-67885603687171079402014-05-30T08:49:00.001-07:002014-05-30T08:49:13.995-07:00Blitz della Finanza a Roma Metropolitane, www.iltempi.it - Acquisiti i documenti sull'aumento dei costi per la linea C. Interrogato il presidente Palombi.Un blitz durato più di 8 ore per acquisire documenti e deposizioni necessarie a far luce sulla spinosa vicenda della linea C della metropolitana. Martedì scorso la Guardia di Finanza è entrata nella sede di Roma Metropolitane, dove oltre a portar vita le copie originali di diversi atti, i militari hanno anche interrogato a lungo il presidente della municipalizzata, Massimo Palombi, e il direttore generale, Luigi Napoli. Un’operazione, quella delle Fiamme Gialle, portata avanti su ordine del sostituto procuratore generale della Corte dei Conti, Paolo Crea.<br />
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L’indagine fa riferimento ad un’inchiesta aperta nel corso del 2014 dalla magistratura contabile sui maggiori costi riconosciuti da Roma Capitale a Metro C scpa, il consorzio d’imprese che si sta occupando di realizzare la terza linea della metro. Scorrendo la lista dei documenti sequestrati e leggendo il verbale delle dichiarazioni rilasciate dal presidente Palombi, i magistrati sembrerebbero essersi concentrati sulle presunte irregolarità, denunciate a più riprese anche dal Collegio sindacale della società comunale, che riguarderebbero l’atto transattivo del dicembre 2012 e, soprattutto, l’atto attuativo del 9 settembre 2013, del valore complessivo di quasi 300 milioni di euro. Entrambi gli accordi furono firmati nel settembre scorso da Roma Metropolitane e Metro C scpa e controfirmato da Roma Capitale, dalla Regione Lazio e dal Ministero dei Trasporti. Attraverso questi atti, il Campidoglio si rese di fatto disponibile al pagamento dei maggiori costi (3,75%) richiesti dal Consorzio, nonostante gli oltre 3,5 miliardi di euro già spesi per la realizzazione parziale della linea. Parliamo, come detto, di circa 300 milioni di euro di fondi Cipe, di cui 230 milioni relativi al contenzioso aperto nel 2011 e ulteriori 70 milioni contenuti nell’accordo del settembre scorso.<br />
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I militari hanno acquisito, tra l’altro, non solo gli atti e le fatture a loro collegate, ma anche la delibere della Giunta capitolina del 13 novembre 2013 con cui si ordinò il pagamento. Via libera che fu dato il successivo 29 novembre dal Capo della Ragioneria Generale, Maurizio Salvi, al termine di una lunghissima battaglia politica fra l’assessore alla Mobilità, Guido Improta, e l’allora assessore al Bilancio, Daniela Morgante, quest’ultima assolutamente contraria al pagamento. Battaglia che terminò con il sindaco Ignazio Marino che si incaricò personalmente di esautorare la Morgante spostando le responsabilità sul titolare ai Trasporti.<br />
<br />
Nel cd consegnato ai finanzieri, anche il lodo definitivo del 16 dicembre 2013, l’atto di transazione con la presa d’atto da parte del Cipe e la determinazione dirigenziale di Roma Metropolitane del 15 gennaio che ha permesso il passaggio materiale dei soldi nelle casse del Consorzio Metro C, insieme a tutte le fatture di pagamento. «A tutt’oggi - ha dichiarato i presidente Palombi ai militari che lo hanno interrogato - a fronte dell’Atto Attuativo è stato corrisposto al Contraente Generale unicamente l’importo complessivo di euro 211.976.157 di cui alla fattura emessa da Metro C 170/2013. Rispetto a tale fattura residua, il pagamento della quota di competenza della Regione Lazio pari ed euro 12.334.687 non ancora accreditata da parte di Roma Capitale. Nessun pagamento è intervenuto a fronte delle fatture n. 8/2014 (ovvero 4.017.886 euro, ndr) e 15/2014 (1.784.929 euro, ndr)». Già a novembre, il procuratore regionale della Corte dei Conti, Raffaele De Dominicis, aveva annunciato l’apertura di tre inchieste sulla Metro C, dai ritardi nella realizzazione delle opere, ai rischi archeologici attorno al Colosseo fino alla regolarità delle varianti. Questo blitz, però, sarebbe collegato ad un ulteriore filone.<br />
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Vincenzo Bisbiglia<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-49361347881590393792014-05-17T00:32:00.002-07:002014-05-17T00:32:48.356-07:00CONVEGNO 12 MAGGIO 2014, SALA DEL CARROCCIO IN CAMPIDOGLIO - INTERVENTO: - 3 - PUNTI CRITICI, METRO C.3 - PUNTI CRITICI, Metro C, Paola Giannone.<br />
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Metro C - Tratta T3 - Il perche` dei tanti NO e le risposte ... che daremo insieme: cittadini, Associazioni e Istituzioni!<br />
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Costruttore: ROMA METROPOLITANE S.P.A. e General Contractor .<br />
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I PUNTI CRITICI E GLI ATTI DI TUTELA PRESENTATI<br />
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PERCHE'<br />
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è stato presentato l'Appello per i possibili dissesti dell'Anfiteatro Flavio a causa dei lavori della Metro C al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, all'Ambasciatore degli Stati Uniti d'America a Roma, John R. Phillips, e al Presidente Barack Obama?<br />
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Figura 1. Sezione stratigrafica schematica del sottosuolo del Colosseo<br />
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(da: Funiciello & Rovelli, 1998)<br />
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Nell'immagine che vedete tratta da "Risposta sismica locale: parte IV - terremoti e monumenti<br />
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nella parte meridionale il Colosseo iniziò a manifestare segni di vulnerabilita` e perdita parziale dell'integrità probabilmente a partire dai terremoti del 443 e 484 a seguito dei quali il podio e l'arena risultarono gravemente danneggiati. Funiciello & Rovelli hanno dimostrato attraverso analisi dinamiche 2D della sezione, mostrata nell'immagine che l'amplificazione sismica dela valle è risultata deleteria per l'integrità strutturale della porzione meridionale del Colosseo anche per terremoti di media entità tipici di Roma. Hanno scritto gli autorevoli studiosi: "Concludendo, oggi tale famosissimo monumento è soggetto all'azione di vibrazioni indotte dalla metropolitana, le quali agiscono, comunque, in una banda di alte frequenze lontane dai modi principali di vibrazione della struttura compresi tra 1 Hz (T1 = 1sec) e 4 Hz<br />
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(Tn = 0,25 sec)<br />
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Nella parte dello studio l'esperto di Geologia e Geotecnica, Romolo di Francesco, ci porta alla scoperta delle fondazioni del Colosseo, che fu costruito utilizzando una piastra di calcestruz-zo pozzolanico, dello spessore di 7 metri poggiante in parte su solida roccia e in parte su ter-<br />
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reni soffici. Si creò, quindi, un forte contrasto in termini di rigidezza tra il settore settentrio-nale interagente con roccia vulcanicae quello meridionale, poggiante, invece, sui sedimenti dell'antico Fosso Labicano.<br />
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Questa parte della città prima della costruzione del Colosseo (80 d. C.) era utilizzata dagli urbanisti pet costruire sontuose residenze tanto da aver ridotto il fosso ad un piccolo lago, che fu successivamente utilizzato come sito per ospitare le macerie del grande incendio del 64 d. C., attribuito a Nerone..<br />
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Infine, quando, i Flavi vi edificarono opere pubbliche, tra le quali il Colosseo, furono, definitivamente, perse le tracce dell'antico lago.<br />
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L'immagine mostra la stratigrafia del terreno sottostante e circostante il Colosseo. Partendo dal basso, si vede che il "SUBSTRATO" è formato da: 1) - UNITA' CONTINENTALI PLEISTOCENICHE; 2) - SEDIMENTI FLUVIO-LACUSTRI OLOCENICI; 3) - ROCCE TUFACEE.<br />
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Cito uno stralcio dall'Appello per i possibili dissesti dell'Anfiteatro Flavioa causa dei lavori della Metro C, divenuto, poi, oggetto dell'Interrogazione con carattere d'urgenza ai sensi dell'art.151 del Regolamento al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo da parte dei Senatori SERRA, AIROLA, LUCIDI, LEZZI, MANGILI, DE PIETRO, PUGLIA, BLUNDO<br />
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Questo è il link:<br />
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http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00757624&part=doc_dc-allegatob_ab-sezionetit_ioccduasda151dr&parse=no<br />
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"Il suddetto monumento ha già subito "crolli" di enormi "blocchi di marmo" nella parte settentrionale-est e nella parte meridionale, a causa del delicato equilibrio del sedime di fondazione, costituito da terreni alluvionali.<br />
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In particolare nella parte meridionale, dove sono avvenuti i crolli maggiori, il terreno presenta la seguente stratigrafia: 1) - Argilloso, con sedimenti fluvio-lacustri, olocenici, in origine bonificato, 2) - Rocce tufacee, 3) - Unità continentali pleistoceniche, perchè già acquitrinoso, all'epoca della costruzione, terminata intorno all'anno 80 d.C.<br />
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Nella parte settentrionale del terreno sono presenti rocce vulcaniche, più solide, ma anche in questa zona si sono manifestati crolli e lesioni che potrebbero aggravarsi a seguito degli invasivi lavori della stazione della Metro C, prevista nelle immediate vicinanze del Colosseo.<br />
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I crolli e le lesioni, che hanno richiesto gli importanti interventi di restauro attualmente in corso, rischiano addirittura di proseguire in modo più grave, irreversibile e repentino, con danno per il monumento e pericolo per la moltitudine di persone che lo vengono a visitare ogni giorno da ogni dove.<br />
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Nessuno può infatti prevedere l'entità delle variazioni dei livelli di falda causati dalla presenza dell'enorme struttura in cemento armato della stazione, che si estenderebbe dal piano strada sino al profondo strato impermeabile delle argille plioceniche e che pertanto costituirebbe un incredibile ostacolo al libero fluire delle acque nel sottosuolo. Allo stesso modo nessuno può prevedere le ripercussioni di tali variazioni sul delicato equilibrio dei terreni di fondazione, per loro natura estremamente sensibili al contenuto in acqua e al battente idrico.<br />
<br />
L'acqua delle ricche falde presenti nel sottosuolo del Colosseo non potrà essere "contenuta" e se le verrà impedito di andare da una parte, se ne andrà da un'altra. Solo Dio sa con quali ripercussioni per la stabilità del monumento!<br />
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Con la presente istanza, inviata anche via e-mail, tramite Lei, Egregio Premier Renzi, e tramite Lei, Egregio Signor Ambasciatore USA a Roma John R Phillips, desidero presentare al Signor Presidente Obama l'appello affinché non sia messa a rischio l'incolumità dell'Anfiteatro Flavio.<br />
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Solo per memoria rammento che già più di un anno fa l'autorevole Associazione ITALIA NOSTRA ha denunciato i rischi per la stabilità del Colosseo a causa dei lavori della Metro C:<br />
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Colosseo a rischio con i lavori della metro C http://.ilfattoquotidiano.it/2013/02/19/roma-italia-nostra-denuncia-con-lavori-della-metro-c-colosseo-arischio/505819/<br />
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La denuncia è stata poi successivamente confermata dal noto luminare Prof. Antonio Tamburrino, con l'intervista contenuta nel video che segue:<br />
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Ultima fermata Roma<br />
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http://www.beppegrillo.it/2013/10/ultima_fermata_roma.html".<br />
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Pertanto,<br />
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• Vista la nota RUP, scritta da ROMA METROPOLITANE S.p.A. a Italia Nostra, in risposta alla lettera del 24 ottobre 2013, che chiedeva al Sindaco Ignazio Marino chiarezza su tempi e costi di realizzazione della Linea C, oltre che esporre con chiarezza i possibili gravi rischi di impatto ambientale per il Colosseo e l'Area Arceologica Centrale a causa dei lavori della Metro C e` rimasta "lettera morta" per il Sindaco di ROMA CAPITALE, che non ha fatto la richiesta alla Regione Lazio di nuova V.I.A., come richiesto da Italia Nostra, al fine di valutare varianti di percorso della Linea C, rispettosi dell'Ambiente e dell'Area Archeologica Centrale;<br />
<br />
• Letta con attenzione la risposta, allegata, di ROMA METROPOLITANE S.P.A. alla soprascritta lettera di Italia Nostra, che conferma la volontà di voler continuare a portare avanti i lavori della Metro C senza il rispetto dei doveri di tutela nei confronti delle leggi e dei regolamenti, che discplinano il diritto dell'Ambiente, dei Beni Culturali, della spesa pubblica solo per giusta causa e anche e, soprattutto, della salute e della sicurezza delle persone, perche` non risulta rispettato nella Relazione Istruttoria, procedura V.I.A. regionale di Roma linea C, quanto disposto nella nota Prot. n° 266982 del 17 dicembre 2009 – FASCICOLO 1087, anche vista la nota di ROMA METROPOLITANE S.P.A. del 19/11/2013, considerato che nel cronoprogramma dei lavori eseguiti ed eseguendi non e`stato rispettato quanto scritto con il rilascio del PARERE FAVOREVOLE dall'ing. Giuseppe Tanzi:<br />
• al punto 9: "Sia evitata qualsiasi interferenza tra le opere in progetto ed eventuali strutture....presenti in alcune zone, come paratie e/o pali di fondazione di edifici di civile abitazione e di opere pubbliche", con particolare riferimento al Colosseo;<br />
• al punto 10: "Particolare riguardo alle indicazioni relative alle distanze di sicurezza da tenere rispetto alle pareti verticali e in conformità con la normativa vigente in tema di costruzioni", Circ. Regione Lazio del 23/11/1982 n° 769, con particolare riferimento alle paratie in c.a. apposte su Via dei Fori Imperiali, a ridosso delle Colonne del Tempio di Venere e Roma e della Basilica di Massenzio, che stanno sopra allo scavo per le gallerie e, similmente, dalla parte opposta dal lato di Villa Rivaldi.<br />
<br />
Quindi,<br />
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• Vista la: ° Previsione di un nuovo pozzo a meno di 10 metri dal Colosseo per il collegamento in galleria tra la fermata Fori Imperiali e la attuale stazione della Linea B;...Italia Nostra, Lettera al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, 24 ottobre 2013).<br />
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Visto: ° Come è strutturato l’accordo attuativo del 9 settembre 2013, nel caso di un lungo fermo dei lavori per cause non imputabili al Contraente Generale (imprevisto tecnico, archeologia ecc.), si potrebbe arrivare al paradosso di finire i soldi senza neppure iniziare i lavori. Il rischio degli accadimenti (che alla luce “dell’esperienza pregressa” e in particolare per la T3 e ancora di più per Piazza Venezia) è elevatissimo. Riteniamo che non si debbano abbattere i contratti per via giuridica ma, solo ed esclusivamente, per via tecnica, sulla base di scelte oculate e profondamente ponderate che possono essere verificate proprio e solo con una nuova V.I.A….(Italia Nostra, Lettera al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, 24 ottobre 2013).<br />
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Tanto più per i possibili rischi di crolli per l'Anfiteatro Flavio, vista la risposta di ROMA METROPOLITANE S.P.A. alla lettera di Italia Nostra, non si può che concludere per l’”input”, immediato, dello “stop end” a San Giovanni non solo con la rescissione del contratto per via giuridica, ma per “impellenti possibili e ben più gravi rischi” dovuti a “cause tecniche”!<br />
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Non si può non concludere che deve essere rivisto il Progetto della Metro C nella Tratta T3, che deve essere realizzato, prima di tutto nel rispetto dei cittadini e delle Associazioni, a cui le Istituzioni devono dare risposte certe e garanzie sicure di rispetto di tutela dei diritti, sempre.<br />
<br />
Ringrazio per l'attenzione.<br />
Arch. Paola Giannone<br />
<br />
Iscritta al n. 8125 dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori e Paesaggisti di Roma e Provincia<br />
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Mob.: 3315807414 - E-mail: pgiannone9@gmail.com - PEC: p.giannone@pec.archrm.it - blog: http://www.pgiannone9.blogspot.com<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-78223513048968398422014-04-18T04:26:00.001-07:002014-04-18T04:26:57.779-07:00WiFi e Internet libero: Proposta di legge del M5S : Presidenza della Commissione di Vigilanza.Wi Fi e Internet libero. Io Giornalista.Tv. Proposta di legge per il WiFi libero usando i ponti-radio della RAI. Siamo, con una nostra video intervista a Leonardo Metalli, sul Blog di Beppe Grillo. Finalmente siamo finiti sul Blog di Beppe Grillo! Dai, Beppone, hai finalmente riconosciuto il buon giornalismo indipendente! Alé!!! Si parla di WiFi gratuito per tutta l‘Europa, grazie alla diffusione del segnale sulle antenne dei ripetitori delle televisioni pubbliche. Stiamo parlando, finalmente, di interconnesione internet gratuita per tutti. Dall'intervista a Leonardo Metalli: "...Un segnale base da 100 Mbit/s. La RAI potrebbe usare i ponti-radio anche per fare telefonia, questo anche prima del WiFi. Aggiungere questo capitolo al WiFi libero. Se ne parla da anni. Il vero vantaggio e` il WiFi, che potrebbe implementare anche il canone della RAI. Le associazioni potrebbero farsi garanti. In America ci sono programmi per intervistare la rete sui nuovi prodotti del mercato. L'Universita` degli Studi di Milano ha dato parere favorevole alla creazione di hotspots, cioe` piccoli ripetitori e ogni telefonino ne puo` essere portatore: possono essere posseduti da esercizi commerciali, Comuni, Istituzioni! La Proposta di legge del MoVimento 5 Stelle e` al primo step, e` arrivata alla Presidenza della Commissione di Vigilanza: e` stata la piu` votata dal MoVimento 5 Stelle per realizzare il cambio di passo nelle Istituzioni". "..Sofia Loren direbbe: "Accattatevelle!"". "PER SAPERNE DI PIU`: COSA SUCCEDE NEL MONDO. Vi segnalo l'interessante link: www.lettera43.it - tecnologia, Wi-fi, le regole delle connessioni nel mondo - TECNOLOGIA.<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-67832448747387310152014-02-15T05:12:00.002-08:002014-02-15T05:12:54.610-08:00La soluzione per salvare la legislatura, Elisabetta GualminiConsiglio di leggere il bellissimo articolo di Elisabetta Gualmini: "La soluzione per salvare la legislatura", pubblicato il 14/02/14 su: LA STAMPA EDITORIALI.
Questo e` il mio commento.
Sara` sereno o diluviera`?
Le premesse della mancata realizzazione di tutte le riforme,nonostante le numerose proposte del M5S, dalla legge elettorale al bicameralismo, dalle riforme istituzionali (Senato e Titolo V) alla riforma del lavoro per i giovani e non, con il conseguente rilancio dell'economia reale, in un panorama economico in pieno default, a livello nazionale, regionale e comunale, che vede la "Grande Opera della Metro C di Roma", non posso non citarla, al centro dell'attenzione di Organi Istituzionali e Inquirenti, "costruenda senza fondi e senza un piano urbanistico aggiornato alle esigenze dei cittadini romani e non e dei turisti, nel rispetto dei diritti di tutela, disposti dalla Costituzione, art. 9, e dalle leggi", by-passando con l'assorbimento di oneri, le piu` urgenti misure a sostegno dei cittadini (imprese, che chiudono, titolari di imprese, che si suicidano, perdita di posti di lavoro, abolizione del turn over, etc.) per un Governo, che non sara` neanche piu` quello delle larghe intese, ma che, comunque, dovra` avere l'appoggio di Berlusconi con Forza Italia, e dei piccoli Partiti (Sel, Scelta Civica, Ncd), ma quello delle beghe di Palazzo e di Partito (PDL-PD), fanno riflettere...
Auguriamoci il sereno...A riveder le stelle!
Paola Giannone
Questo è il link: http://www.lastampa.it/cultura/opinioni/editoriali.
La soluzione per salvare la legislatura
14/02/2014 Elisabetta Gualmini
Nasce il Renzi 1. Da ieri il sindaco-segretario è diventato di fatto primo ministro di un nuovo governo politico di coalizione a guida Pd. Ha detronizzato Enrico Letta e ha deciso di giocarsi il tutto per tutto. Lo ha fatto con una spregiudicatezza non superiore a quella mostrata dagli accaniti sostenitori delle larghe e poi piccole intese rapidamente saliti sul nuovo carro, ma con molto coraggio in più. Renzi vuole cambiare direzione, velocità e ritmo. Per rianimare una legislatura in stato comatoso, che tuttavia - guarda caso - nessuno dei suoi protagonisti vuole interrompere. In assenza di una prospettiva chiara sui destini della legge elettorale e, ancora di più, sulle altre riforme istituzionali (Senato e Titolo V), il leader Pd scommette e rilancia. Senza la consacrazione salvifica delle urne e senza staffetta. Nessuno scambio aggraziato del testimone tra atleti della stessa squadra, nessun passaggio di mano consensuale; tra il segretario e Letta è stata guerra aperta, uno scontro frontale con annesse randellate furenti. Tra due che non si possono vedere. Al confronto quelle tra Veltroni e D’Alema erano sberleffi e baruffe, lizzi e lazze tra educandi. C’è da chiedersi se questa sia l’unica soluzione possibile. Nel metodo e nel merito. In un Paese ormai ai minimi storici di credibilità e di fiducia nella politica (ci siamo giocati praticamente tutto, i comuni, le regioni, l’Europa, figuriamoci i partiti). E cioè se la terza soluzione di palazzo, infiocchettata e servita già pronta ai cittadini-spettatori, sia la strada corretta da cavalcare. L’ultima possibilità che resta per dare un senso a una legislatura che, francamente, un senso non ce l’ha, dando davvero corpo alle riforme, che ancora sono scritte sull’acqua, nonostante le promesse, le scadenze e i file excel. Sul metodo ci sarebbe da discutere. A prescindere da quali saranno le liturgie parlamentari per gestire la crisi, sta di fatto che sarebbe stato meglio per Renzi arrivare a Palazzo Chigi passando per le urne, magari subito dopo l’approvazione della nuova legge elettorale, come promesso durante le primarie: mai a capo delle larghe intese, mai senza passare per il voto. Ed evitando di mettere in scena l’ennesima puntata della telenovela sulle divisioni interne al Pd, per la gioia degli altri partiti. Nel merito, invece, il Renzi 1 è probabilmente l’unica soluzione ragionevole a fronte del contesto. Un governo by default, in mancanza di alternative. Perché non è possibile andare al voto con questa legge elettorale. E perché i tempi per portarne a casa una nuova potrebbero, secondo Renzi, allungarsi un bel po’, rendendo ancora più alto il rischio che l’attesa sia vana. Come abbiamo sostenuto in diversi, non solo su questo giornale, c’è da dubitare che la strada del «governo di necessità» sia quella giusta per realizzare «grandi riforme costituzionali». Anche l’esperienza di altri Paesi europei ci dice che di fronte a un Parlamento paralizzato dall’assenza di una maggioranza politicamente coesa, sarebbe stato meglio darsi pochi obiettivi concreti, per rammendare il rammendabile, e tornare a votare. Fare il meno possibile, per evitare disastri. Si è invece seguita, sin dall’inizio, la strada della massima ambizione e della massima propensione al rischio, confidando sull’attaccamento dei parlamentari alla seggiola. Ora Renzi si metterà a capo di un governo sostenuto da partiti elettoralmente minuscoli (Scelta Civica, Ncd e forse Sel) mentre continuerà ad aver bisogno dell’intesa con Berlusconi sulle riforme, dalla legge elettorale al bicameralismo. In un contesto economico che non appare certamente florido, mentre i bilanci pubblici sono pieni di buchi, al centro e nelle casse degli amati sindaci. Solo un fuoriclasse può far uscire da un governo debolissimo il coniglio, la colomba e anche un mazzo di rose. Renzi pare intenzionato a provarci e di coraggio, si sa, ne ha da vendere. Certo c’è anche il rischio che i tempi della legge elettorale da domani invece di accorciarsi riprendano ad allungarsi, che tutti si rilassino e che il neo-premier cominci a farsi logorare. Ma rivendicando una ambizione smisurata, Matteo ci prova. E già da oggi si metterà a correre come un forsennato. Archiviato velocemente Letta che oggi si dimetterà, Renzi-il-furioso riprende la volata. Ce la farà? Visti i precedenti, può darsi. E a questo punto, c’è proprio da sperarlo. twitter@gualminielisa Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-32738247377642505352014-02-09T08:31:00.003-08:002014-02-09T08:31:49.516-08:00La favola della Linea C, il cantiere metropolitano più caro d'Europa di Enrico Nocera.Al link: http://www.eur.roma.it/il-quartiere/news/le-altre-news/articolo/la-favola-della-linea-c-il-cantiere-metro-piu-caro-di-europa.html?no_cache=1 trovate il bellissimo articolo del giornalista Enrico Nocera, che, bontà Sua, mi cita! Commento l'articolo con i tre "Rilievi", inseriti nel'Integrazione alla Petizione al World Heritage Committee - UNESCO, alla Petizione Popolare alla Camera N. 232/13 e alla Petizione Popolare al Senato N. 323/13, nonchè alle Richieste di Interrogazioni, rivolte agli Onorevoli Alessandro Di Battista, Alberto Zol e al Senatore Nicola Morra, già depositate. RILIEVI L'approvazione in Commissione alla Camera dell'emendamento al Decreto del Fare, presentato dal Presidente della IX Commissione Permanente, Trasporti, On. Michele Meta, ha prorogato i termini previsti per la concessione dei fondi del CIPE al 15 dicembre 2013. Grazie a questo provvedimento – aveva spiegato Improta - gli enti coinvolti nell'iter amministrativo dovranno rispettare questa scadenza per la presentazione del progetto definitivo della nuova tratta e avviare il pre-esercizio della linea da Pantano a Centocelle. L'approvazione dell'emendamento doveva essere l'esito di una proficua collaborazione tra Governo, Parlamento e Roma Capitale.
La Camera ha, poi, approvato, l'emendamento, firmato dall'On. Meta, Presidente della IX Commissione Permanente, Trasporti, ma riformulato dal Governo e dal Parlamento con l'intesa di Roma Capitale, che indica al 15 dicembre sia l'avvio del pre-esercizio della tratta Pantano-Centocelle della linea C della metropolitana, per la presentazione del progetto definitivo della tratta Colosseo-Piazza Venezia. Ma i tempi della presentazione al 15 dicembre 2013 del progetto non sono stati rispettati e, quindi, è annullata la proroga dei tempi per il finanziamento CIPE. - Il quotidiano: la Repubblica ROMA in data 30 ottobre 2013 pubblicò la notizia che il Ministro Massimo Bray avrebbe varato due commissioni per rimuovere il vincolo, archeologico, del 2002. “Gli studiosi valuteranno in che modo si può arrivare all'abbattimento, completo o solo parziale, di quella linea di asfalto e sampietrini che copre i resti dell'antica Roma”. "Quel rettifilo si può demolire". “Un terzetto di esperti e giuristi per capire come rimuovere il vincolo del 2002.”. ...Rinvio alla lettura dell'articolo di CARLO ALBERTO BUCCI di cui al link, sottoscritto. - E' veramente incomprensibile l'incongruenza tra il ruolo di Garante della Tutela e della Salvaguardia dei Beni Culturali del Ministro Massimo Bray e la nomina del pool di esperti, che avrebbero dovuto o che dovranno, se effettivamente nominati, rimuovere il Vincolo del 2002 a Via dei Fori Impe-riali, che ai sensi dei principi Fondamentali della Costituzione, art.9: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Come è ben noto alle S.S.L..L.. i Beni protetti dai Principi Fondamentali della Costituzione sono intoccabili, come intoccabili sono i Principi Fondamentali. Ne consegue l'illegittimità della nomina, delle due Commissioni, se perfezionata, con l'intento di rimuovere il vincolo del 2002 a Via Dei Fori Imperiali. - L'articolo pubblicato su: la Repubblica ROMA del 30 ottobre 2013: “Un collaudo da 30 milioni per il Consorzio metro C, spunta la norma d'oro. De Luca: Il contratto del 2005 non li prevedeva”. “L'articolo 7, comma 3 del patto transattivo introduce il “corrispettivo”. “ Per le linee B e B1 non è stato pagato un euro ai costruttori per il pre-esercizio”, che si può leggere interamente dal link, sottoscritto, è indicativo di uno dei tanti rivoli, che hanno portato il costo della Metro C fuori controllo: 3.486,864 milioni di euro, approvato con delibera CIPE n. 24 del 2012. http://www.cipecomitato.it/it/il_cipe/delibere/download?f=E120127.pdf. “prende atto che i predetti Enti hanno assicurato la seguente copertura finanziaria del tracciato fondamentale tratte T4 e T5: 70 per cento a carico dello Stato e 30 per cento a carico di Roma Capitale; rimanenti tratte (T2, T3, T6A, T7 e Deposito graniti): 70 per cento a carico dello Stato, 18 per cento a carico di Roma Capitale e 12 per cento a carico della Regione Lazio;”... Ma, ATTENZIONE alle: 2. Disposizioni finali. 2.1. I finanziamenti di cui ai punti 1.1, 1.2 e 1.3 non implicano rinuncia a eventuali pretese correlate alle respon-sabilità gravanti sui soggetti cui spettava il dovere della corretta progettazione e della corretta gestione dei lavori e del rapporto con l’appaltatore.”, sopra riportate nella nota di accompagno alla Diffida, inviata al Capo Di-partimento del CIPE, Cons. Ferdinando Ferrara, Assessore al Bilancio di ROMA CAPITALE, Dott.ssa Daniela Morgante, all'Assessore al Bilancio, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio, Alessandra Sartore, con le motivazioni espresse, che portano a concludere che il finanziamento è concesso, ovviamente, per “la corretta proget-tazione e della corretta gestione dei lavori e del rapporto con l’appaltatore.”. E qui non ci siamo! Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-80157949923785593292014-01-19T10:13:00.000-08:002014-01-19T10:13:26.673-08:00METRO C DIFFIDA ALLA REVOCA DI OGNI PARERE ENDOPROCEDIMENTALE E/O AUTORIZZAZIONE RILASCIATO A ROMA METROPOLITANE S.P.A.Prof.ssa GIANNONE PAOLA
Via Duccio di Buoninsegna, 29
00142 Roma - Cell. n. 3315807414
E-mail: pgiannone9@gmail.com
PEC: p.giannone@pec.archrm.it
Al Sindaco di Roma, On. Ignazio Marino, protocollo.gabinettosindaco@pec.comune.roma.it
Al Capo di Gabinetto del Sindaco, Cons. Luigi Fucito, protocollo.gabinettosindaco@pec.comune.roma.it
ROMA CAPITALE, Dipartimento Mobilità e Trasporti, Direttore, dott. Giovanni Serra, U.O Monitoraggio Sviluppo e Controllo dei Sistemi di Trasporto su Ferro, Dirigente, Ing. Pasquale Donia
ROMA CAPITALE, Dipartimento Cultura, U.O. Valorizzazione del Centro Storico, Siti UNESCO e Toponomastica, Dirigente U.O. Arch. Visenta Iannicelli, P.O. Dott.ssa Tindara Monteleone
All’Assessore alla Mobilità, On Guido Improta, Protocollo.mobilitatrasporti@pec.comune.roma.it
Al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Massimo Bray, Ufficio di Gabinetto del Ministro, mbac-udcm@mailcert.beniculturali.it
Al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Gabinetto del Ministro, c.a. Cons Marco Lipari, mbac-udcm@mailcert.benicultutrali.it
Al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Segretario Generale, c.a. arch. Antonia Pasqua Recchia, mbac-sg@mailcert.beniculturali.it
Al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Organismo Indipendente di Valutazione della Performance (OIV), c.a. Direttore Dott.ssa Marina Giuseppone, mbac-oiv@mailcert.beniculturali.it
Al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Generale delle Antichità, c.a. Direttore dott. Luigi Malnati, mbac-dg-ant@mailcert.beniculturali.it
Al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, c.a. Direttore arch. Federica Galloni, mbac-dr-laz@mailcert.beniculturali.it
Al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Soprintendenza dei Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma, c.a. Responsabile arch. Maria Costanza Pierdominici, mbac-sbap-rm@mailcert.beniculturali.it
Al Capo Dipartimento del CIPE, Cons. Ferdinando Ferrara, dipe.cipe@pec.governo.it
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, segreteria.ministro@pec.mit.gov.it
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Gabinetto del Ministro, c.a. Avv. Giacomo Aiello, ufficio.gabinetto@pec.mit.gov.it
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Struttura Tecnica di Missione, legge Obiettivo, c.a. Capo della STM ing. Ercole Incalza, stm@pec.mit.gov.it
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, c.a. Presidente reggente ing. Massimo Sessa, consiglio.superiore@pec.mit.gov.it
Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, uffgabinetto@postacert.istruzione.it
Al Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, Fax 06-59945407
Al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, protocollo@regione.lazio.legalmail.it
Alla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, ssba-rm.soprintendente@beniculturali.it
Regione Lazio, Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative, Area Valutazione Impatto Ambientale, c.a. Dirigente Paolo Menna, protocollo@regione.lazio.legalmail.it
Metro C S.p.A. – Società di Progetto, c.a. Amministratore Delegato, Ing. Fabio Giannelli, metro@casellapec.com
Metro C S.p.A., Direttore Tecnico, ing. Giovanni Simonacci, g.simonacci@omametropolitane.it
Direzione Lavori della Linea C, c.a. Direttore Lavori, Ing. Enrico Molinari, Fax 06 97659262
Al Commissario Straordinario per il Sistema Metropolitano di Roma, arch. Maria Fernanda Stagno D’Alcon-tres, mafe.dalcontres@gmail.com
Oggetto: DIFFIDA ALLA IMMEDIATA REVOCA, IN AUTOTUTELA, DI OGNI PARERE ENDOPROCEDI-MENTALE E/O AUTORIZZAZIONE, RILASCIATO DA TUTTI GLI ORGANISMI COINVOLTI, IN INDIRIZZO, A ROMA METROPOLITANE S.P.A. PER LE TRATTE T3 (GIA’ T2 + T3), T4, T5, T6, T7, COME DA PARERE, RILASCIATO DAL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO, SOPRINTENDENZA SPECIALE PER I BENI ARCHEOLOGICI DI ROMA, PROT. N. 28812 DEL 19/10/2009 E PROT. N. 31994 DEL 11/11/2009 E DELLA RELAZIONE ISTRUTTORIA, PROCEDURA V.I.A., REGIONALE METRO DI ROMA, LINEA C, RILASCIATO DALLA REGIONE LA-ZIO, PROT. N.D2/2°/04/87729 DEL 17 GIUGNO 2003. DIFFIDA ALL’IMMEDIATA REDAZIONE DI ALTRI PARERI ENDOPROCEDIMENTALI SIA DA PARTE DELLA SOPRINTENDENZA DEI BENI AR-CHEOLOGICI DI ROMA CHE DA PARTE DELLA REGIONE LAZIO, ALLA REDAZIONE DI ALTRA RELAZIONE V.I.A., CHE TENGANO CONTO DEL DIRITTO DI TUTELA DISPOSTO DALLA COSTI-TUZIONE, PRINCIPI FONDAMENTALI, ART. 9 E TITOLO I, ART. 32 E 42, TITOLO II, ART. 117 E 118, DELLA LEGGE 23 MAGGIO 2007, PER:
1) - LO STOP DELLA LINEA C, TRATTA T3 A SAN GIOVANNI;
2) - IL COMPLETAMENTO DEI LAVORI DELLA LINEA C NELLE TRATTE T4,T5,T6 E T7 NEL RISPETTO DELLA VIGENTE NORMATIVA DI TUTELA DEI “BENI CULTURALI, TESTIMO-NIANZA STORICA DELLA NAZIONE”;
3) - IL RITIRO IN AUTOTUTELA DA PARTE DI ROMA METROPOLITANE S.P.A. E DEL CONSORZIO DALL’ESECUZIONE DEI I LAVORI, PRIVI DI LEGITTIME AUTORIZZAZIONI,
COME DI SEGUITO PRECISATO;
4) – AL PAGAMENTO IMMEDIATO DI QUANTO EFFETTIVAMENTE DOVUTO A ROMA METROPOLITANE S.P.A E AI LAVORATORI DEL CONSORZIO PER I LAVORI, ESEGUITI NEL RISPETTO DELLA VIGENTE NORMATIVA DI TUTELA DEI BENI CULTURALI, DECURTANDO DAGLI IMPORTI QUANTO NON LEGITTIMAMENTE DOVUTO.
5) DIFFIDA A ROMA METROPOLITANE S.P.A E AL CONSORZIO DELLE IMPRESE ALL’ESECUZIONE DI OGNI LAVORO PER LA LINEA C DELLA METROPOLITANA DI ROMA, PRIVO DELLE NECESSARIE AUTORIZZAZIONI, COME PER LEGGE.
Vista la Relazione istruttoria, procedura V.I.A., Regionale Metro di Roma, Linea C, Prot. N. D2/2A/04/87729, (allegata pag. 1 e nota Prot. 084912 del 11 novembre 2013, di consegna alla sottoscritta);
Vista l’Espressione del parere di competenza. Metropolitana di Roma, linea C Tratta t3, San Giovanni-Fori Imperiali Progetto definitivo. CdS 23.10.2009, Prot. N. 28812 del 23 ottobre 2009;
Visto i Chiarimenti. Metropolitana di Roma, linea c progetto definitivo, tratta T3. C.d.S. 23.10.2009. Parere di competenza, Prot. n. 31994 del 11/11/2009;
Vista la nota del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Regionale per i Beni Culturali e del Paesaggio del Lazio, Prot. N. MBAC-DR-LAZ004-UFFPRO 0016107 09/08/2013 C.I. 34.19.04/1, inviata alla sottoscritta, (allegata);
Vista il DDL, pubblicato il 23 maggio 2007, APPROVATO IN CONSIGLIO DEI MINISTRI IN MATERIA DI REATI CONTRO I BENI CULTURALI ED IL PAESAGGIO, con delega al Governo per la riforma delle sanzioni penali in materia di reati contro il patrimonio culturale ed il paesaggio, che dispone innovazioni proposte in materia di beni culturali che consistono in una specifica aggravante per il reato di danneggiamento quando abbia ad oggetto un bene culturale;
Visto il Vincolo di tutela dei beni culturali (art. 10 D.lgs. 42/04);
Visto l’art. 21 D.lgs. 42/2004;
Vista l’United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, Definitions of the Cultural and Natural Heritage, art. 1 e seguenti;
DIFFIDA Le S.S.L.L. per tutto quanto indicato in oggetto, con richiesta di provvedere con effetto immediato alla sospensione dei lavori della Linea c della Metropolitana di Roma, alla revoca delle Autorizzazioni e di tutti i Pareri Endoprocedimentali, non essendosi verificata alcuna delle condizioni espresse nella nota, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Regionale per i Beni Culturali e del Paesaggio del Lazio, Prot. N. MBAC-DR-LAZ004-UFFPRO 0016107 09/08/2013 C.I. 34.19.04/1, inviata alla sottoscritta, (allegata), né alcuna delle prescrizioni indicate nell’Espressione del parere di competenza. Metropolitana di Roma, Linea C Tratta T3, San Giovanni - Fori Imperiali. Progetto definitivo. CdS 23.10.2009, Prot. N. 28812 del 23 ottobre 2009, né quelle indicate nei Chiarimenti. Metropolitana di Roma, linea c progetto definitivo, tratta T3. C.d.S. 23.10.2009. Parere di competenza, Prot. n. 31994 del 11/11/2009 non potendosi considerare attualmente legittima la Relazione istruttoria, procedura V.I.A., Regionale Metro di Roma, Linea C, Prot. N. D2/2A/04/87729; (allegata pag. 1 e nota Prot.084912 del 11 novembre 2013, di consegna alla sottoscritta), perchè, retrodatata al Parere Endoprocedimentale, rilasciato dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici di Roma, che lo legittima, rilasciata in data 17 giugno 2003 e retrodatata alle intevenute leggi N. 42/04, e al Vincolo di inedificabilità assoluta, imposta su Via dei Fori Imperiali dal 2007, perché trattasi di “manufatto che ha oltre cinquanta anni”, dichiarato “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” dall’UNESCO e sottoposto anche a quanto disposto dall’United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, Definitions of the Cultural and Natural Heritage, art. 1 e seguenti, come dimostrano i lavori effettuati, in particolare a seguito della stipula dell’atto attuativo , sottoscritto dalle Parti, “Roma Metropolitane” o il “Soggetto Aggiudicatore” e “Metro C” o il “Contraente Generale”:
“Pag. 2 e 3, vi): dell'Accordo del 09 settembre 2013:
“...restano da definire in sede di approvazione dei relativi progetti
definitivi i termini di realizzazione della “Tratta T3”, “(San Giovanni-
Colosseo) “della “ Tratta T2”, (Colosseo - -N.B., n.d.r. Leggi
cancellazione Piazza Venezia-Clodio/Mazzini) unitamente al relativo
integrale finanziamento.”.
Pag. 14, 7.4: “Le Parti concordano che in caso di mancato
finanziamento anche di parte della residua Tratta T2 da Venezia
(esclusa) a Clodio/Mazzini entro il 31 dicembre 2016 ciascuna di esse
potrà esercitare il diritto di recesso di cui all'art. 1.6.3. del CSA
per la parte di Opera non finanziata, senza che nessuna delle Parti
possa nulla pretendere dall'altra in ragione dell'esercizio del
diritto di recesso.”.
E' chiaramente visibile la cancellazione nell'”Atto attuativo” del 09 settembre 2013: “Tratta T2”, “(Colosseo-..........Piazza Venezia-Clodio/Mazzini)” e, pertanto, ancor di più inspiegabilmente sono stati realizzati i lavori effettuati su Via dei Fori Imperiali, in danno, irreparabile ai Fori Romani e alle tasche dei cittadini.
Dovranno essere quantificati con precisione i costi dei lavori effettuati legittimamente e scorporati quelli illegittimamente eseguiti, per il mancato possesso di Pareri Endoprocedimentali e relative Autorizzazioni, conseguenti, anche per la competenza del Commissario Straordinario del Sistema Metropolitano di Roma, arch. Maria Fernada Stagno D’Alcontres, per l’approvazione della delibera del CIPE.
Con riserva dei rimedi legge.
Roma, 6 gennaio 2013
Arch. Paola Giannone
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-17834847232810441772014-01-04T10:17:00.004-08:002014-01-04T10:17:58.074-08:00PROGETTO PER UNA PIATTAFORMA CONDIVISA TRA ROMA CAPITALE E I CITTADINI.PROGETTO PER UNA PIATTAFORMA CONDIVISA TRA ROMA CAPITALE E I CITTADINI.
In allegato, l’esempio di diagramma di flusso per la piattaforma, per descrivere le soluzioni del problema.
Diagramma di flusso , diagramma a blocchi o flow chart, per descrivere la soluzione di un problema: Algoritmi per vedere i documenti sul portale di ROMA CAPITALE e per caricare i file in soli due passaggi.
Il Programma potrà essere del tipo “general purpose”, in grado di affrontare diversi tipi di tematiche, da personalizzare per offrire la soluzione del caso specifico del problema, applicando anche il programma della multimedialità, che offre la possibilità, in simultanea, dell’uso di integrazione di testi, animazioni, voci (interviste), suoni.
L’interfaccia G.U.I, (Gragic Gui Interface) potrà costituire il Sistema operativo, perché l’interfaccia grafica consente questi vantaggi:
1) - L’uso di simboli di facile comprensione;
2) - Non si devono ricordare parole o singoli comandi;
3) - Gli stessi simboli possono essere usati in programmi diversi e diventare, quindi, standard.
Per lo sviluppo del software è necessario fare l’analisi del problema con l’individuazione di tutti i dati di input e output, dei passi logici e dei calcoli,che sui dati devono essere effettuati, individuando tutte le possibilità e le continuazioni del problema da affrontare.
La progettazione si realizza con la rappresentazione simbolica con simboli per rappresentare i valori su cui operare una sequenza di operazioni matematico-logiche, di input e output, da far eseguire all’elaboratore, perché fornisca le soluzioni al problema.
Per la programmazione potrebbe essere necessario, ove non consentito dal Sistema in essere presso ROMA CAPITALE, per quanto ho potuto fugacemente verificare, provvedere se non a costo zero, con una gara d’appalto di piccole dimensioni, per la progettazione del software.
L’I.C.T. (Information & Comunication Tecnology) permette la convergenza della delle tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione per lo sviluppo dei Sistemi Informatici e Telematici.
Il servizio telematico di servizio per i cittadini, che attualmente è fornito attraverso sportelli e self-service, potrà, appena possibile, essere fornito attraverso la Smart Card, che è , di fatto, una carta d’identificazione del cittadino-utente del servizio.
L’utilizzo di un unico codice consente, infatti, una immediata correlazione di dati, presenti anche su schede diverse, che impedisce l’uso improprio di informazioni riservate per le inevitabili implicazioni con la privacy.
FIREWALL. Sarà necessario anche il programma per la protezione dei dati delle varie Aziende, che saranno autorizzate ad interagire, (Mobilità, Comunicazione, Ambiente, etc.), che dovranno essere protette da accessi indesiderati e per il controllo e per il controllo di tutte le trasmissioni dei dati tra il Sistema Informatico di ROMA CAPITALE e le reti Internet per le protezioni dagli hacker, ai sensi della legge n° 547/93, che punisce con la reclusione i reati relativi.
Il Copyrigt dovrà proteggere il software, perché è punito con pene pecuniarie e con la reclusione ciò che dal software non sarà permesso.
Quella che ho brevemente scritto è solo una bozza del Progetto per una piattaforma condivisa tra ROMA CAPITALE e i cittadini, che potrà, se fattibile, essere tradotta in algoritmi specifici. La pubblico su google+ e la invio a smart city per la condivisione e per tutte le integrazioni che gli iscritti al Tavolo S.I. vorranno fare. Non ho potuto inserire i dati in diagrammi, perché è necessario il Programma specifico.
Paola Giannone
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7016482409979527760.post-65346579846302018342014-01-01T10:47:00.000-08:002014-01-01T10:49:40.367-08:00PERCHE' IL 2014 NON SIA L'ANNO DELL'"OVER DOING" E DEL NON FATTO!
2014 ORE 00.00.01: PERCHE' IL 2014 NON SIA L'ANNO DEL "OVER DOING" E DEL "NON FATTO"!
Il rispetto dei diritti e il miglioramento economico vanno di pari passo: i conflitti geopolitici, globali, si scatenano in tutto il mondo per la lotta per la terra. In Italia, ad esempio, ma anche in molte altre parti del mondo, si toglie terra alle coltivazioni per la coltivazione di mais e canna da zucchero per la produzione di biogas e bioetanolo per il consumo energetico; attraverso accordi internazionali i brokers, nella Comunità Europea e negli Stati Uniti fanno accordi con i Governi per togliere terreno alla coltivazione della terra per uso alimentare, visto che il biogas e il bioetanolo rendono di più, creando, di fatto un detonatore, pronto a scatenare conflitti. L'accaparramento della terra con lo scopo di produrre bioenergia è un fenomeno presente in tutto il mondo: la Cina compra terreni anche nel Sud del mondo: in Senegal, ad esempio, 20.000 ettari e anche in Italia.. il "World Food Program" tiene sotto controllo l'accesso al cibo, pur essendo migliorata la produzione anche nei paesi nel Sud del Mondo: Sudan e Sud Sud Sudan e Siria, ad esempio. Un mondo affamato non può essere un mondo pacificato: nell'emergenza è necessario che tutti partecipino con aiuti umanitari (tutti possiamo donare qualcosa!), ma è necessario fornire le attrezzature, i mezzi, gli strumenti per coltivare la terra, non intervenire, come si fa oggi, per cambiare i fattori climatici, a svantaggio della salute e della fertilità della terra (la siccità uccide le coltivazioni nel sud del mondo!) e consentire che i bambini poverissimi dei Paesi Terzi vadano a scuola e possano, da grandi, avere accesso al cibo. Ci sono popolazioni che vivono con 2 euro al giorno, altre con 10, 15, 20 euro al giorno, anche da noi nella civilissima Italia e nella civilissima Europa.
Vogliamo invertire la tendenza?...
In Italia il Alberto Zolezzi - Movimento 5 Stelle la M5S Commissione Ambiente, Territorio e lavori pubblici ha fatto della lotta al biogas e al bioetanolo una battaglia senza quartiere, perchè l'inquinamento del territorio è la causa prima di malattie gravissime e irreversibili e di impoverimento, perchè, se si toglie la terra ai contadini si impoverisce tutto l'indotto e, quindi, anche da noi, si chiude il "circolo vizioso" dell'illegalità diffusa e del non rispetto dei diritti per l'"accesso al cibo" e per ridurre a zero il consumo della terra!
Non parliamo, poi, dell'accoglienza ai rifugiati delle carrette del mare!... — presso Roma, Italia.
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14073433373945619648noreply@blogger.com0