COMUNICATO
STAMPA
Roma,
17/12/2013
LE
ASSOCIAZIONI AL CONSORZIO METRO C:
A OGNUNO COMPITI E RESPONSABILITA’. AGLI INTERESSI DELLA
COLLETTIVITA’ PENSINO GLI AMMINISTRATORI PUBBLICI
Le
associazioni e i comitati in calce, desiderano commentare nel
merito e nel metodo l’inedita e tambureggiante campagna
inserzionistica pro domo sua della Società Metro C apparsa
ieri, sulle pagine dei maggiori quotidiani della Capitale.
Posto che non spetterà di
certo a noi valutare i “gravissimi danni”, così come gli
illeciti che eventualmente saranno accertati nelle sedi competenti e
dagli organi preposti , non possiamo però non rilevare l’irritualità
del mezzo utilizzato, così come e d’altro canto, la
contraddittorietà di quanto è stato illustrato dalle aziende.
Appare innanzitutto paradossale che il Consorzio (fatte salve le
legittime richieste) da una parte, si erga a improvvisato e non
richiesto difensore d’ufficio della “collettività”, ma
dall’altra, non lesini nell’annunciare una generica chiamata a
responsabilità dell’Amministrazione comunale, che altro non è che
la stessa collettività che degli eventuali danni (alcuni già
evidenti oggi: la metro non c’è), sarà in futuro la principale
danneggiata. Paradosso nel paradosso, Metro C, “ami du
peuple” e probabilmente difensore d’ufficio anche
dell’erario, sembra dimenticare che già dal dicembre 2011 è stata
proprio la Corte dei Conti (delibera n.21/2011/G) a ridimensionare
l’intera opera (tratta T3 fino a San Giovanni), segnalando più
volte lo smisurato incremento dei costi. Tra le altre, segnalò il
protrarsi di un “rilevantissimo contenzioso fra
l’amministrazione e l’aggiudicatario, del tutto estraneo al
principio di leale collaborazione che dovrebbe essere alla base di
tale tipo di affidamento […]”. A turbare il sonno di molti,
ecco poi provenire dalla stessa Corte, l’Assessore al bilancio
Daniela Morgante. Negli interessi, questi si, della collettività,
l’Assessore ha recentemente rimproverato il Campidoglio per avere,
di fatto, delegato la questione della Metro C, il percorso della sua
realizzazione e i rapporti con il Consorzio Metro C, alla propria
municipalizzata, marginalizzando la presenza capitolina (unica
garanzia dell’interesse pubblico), a mera sorveglianza e
sovraintendenza ai lavori. Tra le altre, l’Atac ha più volte
dichiarato la sua inadeguatezza nella gestione della tratta in
oggetto.
Richiamiamo quindi
tutti i protagonisti della vicenda metro C al loro ruolo ma
continuiamo a ritenere con forza, che gli interessi della
collettività, della cittadinanza romana, non passino che dagli esiti
di libere e democratiche elezioni e dall’Amministrazione capitolina
che tali “interessi collettivi” esprime e tutela; certamente non
dai proclami ancorché legittimi, di interessati stakeholders
d’impresa.
Per info: 3397520737;
3293791374
C.A.L.M.A.
(Coordinamento Associazioni Lazio Mobilità Alternativa); PROGETTO
CELIO; ITALIANOSTRA ROMA; COORDINAMENTO SALVIAMO IL PAESAGGIO ROMA E
PROVINCIA; CARTEINREGOLA; CITTADINANZATTIVA LAZIO; MOBILITIAMOCI;
RESPIRO VERDE LEGALBERI; COMITATO SALUTE E AMBIENTE EUR; COMITATO SAN
GIOVANNI; COMITATO PORTA ASINARIA; IPPONIO VERDE; COMITATO PER IL
PROGETTO URBANO SAN LORENZO E LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO;
ASSOCIAZIONE ABITANTI TUTELA E VALORIZZAZIONE CENTRO STORICO; AMATE
L’ARCHITETTURA; NOROMACAPITALEDEL CEMENTO; COMITATO PER LA
BELLEZZA; CONSIGLIO METROPOLITANO DI ROMA; ASSOCIAZIONE DIRITTI DEI
PEDONI; COMITATO NO-CORRIDOIO ROMA-LATINA PER LA METROPOLITANA
LEGGERA; COMITATO ABITARE PONTE MILVIO; ASSOCIAZIONE RESIDENTI CAMPO
MARZIO; COMITATO DI QUARTIERE NUOVA TOR BELLA MONACA; UTP
(Associazione Utenti Trasporto Pubblico); ASSOCIAZIONE
VIVIAMOVITINIA; SCUP (Sport e Cultura popolare); AEDUCA; ACU (ass.ne
consumatori utenti); COMITATO PIAZZA VITTORIO PARTECIPATA;AMUSE;ROMA
NUOVO SECOLO; ASSOCIAZIONE DI QUARTIERE COLLINA DELLA PACE
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