domenica 9 febbraio 2014

La favola della Linea C, il cantiere metropolitano più caro d'Europa di Enrico Nocera.

Al link: http://www.eur.roma.it/il-quartiere/news/le-altre-news/articolo/la-favola-della-linea-c-il-cantiere-metro-piu-caro-di-europa.html?no_cache=1 trovate il bellissimo articolo del giornalista Enrico Nocera, che, bontà Sua, mi cita! Commento l'articolo con i tre "Rilievi", inseriti nel'Integrazione alla Petizione al World Heritage Committee - UNESCO, alla Petizione Popolare alla Camera N. 232/13 e alla Petizione Popolare al Senato N. 323/13, nonchè alle Richieste di Interrogazioni, rivolte agli Onorevoli Alessandro Di Battista, Alberto Zol e al Senatore Nicola Morra, già depositate. RILIEVI L'approvazione in Commissione alla Camera dell'emendamento al Decreto del Fare, presentato dal Presidente della IX Commissione Permanente, Trasporti, On. Michele Meta, ha prorogato i termini previsti per la concessione dei fondi del CIPE al 15 dicembre 2013. Grazie a questo provvedimento – aveva spiegato Improta - gli enti coinvolti nell'iter amministrativo dovranno rispettare questa scadenza per la presentazione del progetto definitivo della nuova tratta e avviare il pre-esercizio della linea da Pantano a Centocelle. L'approvazione dell'emendamento doveva essere l'esito di una proficua collaborazione tra Governo, Parlamento e Roma Capitale. La Camera ha, poi, approvato, l'emendamento, firmato dall'On. Meta, Presidente della IX Commissione Permanente, Trasporti, ma riformulato dal Governo e dal Parlamento con l'intesa di Roma Capitale, che indica al 15 dicembre sia l'avvio del pre-esercizio della tratta Pantano-Centocelle della linea C della metropolitana, per la presentazione del progetto definitivo della tratta Colosseo-Piazza Venezia. Ma i tempi della presentazione al 15 dicembre 2013 del progetto non sono stati rispettati e, quindi, è annullata la proroga dei tempi per il finanziamento CIPE. - Il quotidiano: la Repubblica ROMA in data 30 ottobre 2013 pubblicò la notizia che il Ministro Massimo Bray avrebbe varato due commissioni per rimuovere il vincolo, archeologico, del 2002. “Gli studiosi valuteranno in che modo si può arrivare all'abbattimento, completo o solo parziale, di quella linea di asfalto e sampietrini che copre i resti dell'antica Roma”. "Quel rettifilo si può demolire". “Un terzetto di esperti e giuristi per capire come rimuovere il vincolo del 2002.”. ...Rinvio alla lettura dell'articolo di CARLO ALBERTO BUCCI di cui al link, sottoscritto. - E' veramente incomprensibile l'incongruenza tra il ruolo di Garante della Tutela e della Salvaguardia dei Beni Culturali del Ministro Massimo Bray e la nomina del pool di esperti, che avrebbero dovuto o che dovranno, se effettivamente nominati, rimuovere il Vincolo del 2002 a Via dei Fori Impe-riali, che ai sensi dei principi Fondamentali della Costituzione, art.9: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Come è ben noto alle S.S.L..L.. i Beni protetti dai Principi Fondamentali della Costituzione sono intoccabili, come intoccabili sono i Principi Fondamentali. Ne consegue l'illegittimità della nomina, delle due Commissioni, se perfezionata, con l'intento di rimuovere il vincolo del 2002 a Via Dei Fori Imperiali. - L'articolo pubblicato su: la Repubblica ROMA del 30 ottobre 2013: “Un collaudo da 30 milioni per il Consorzio metro C, spunta la norma d'oro. De Luca: Il contratto del 2005 non li prevedeva”. “L'articolo 7, comma 3 del patto transattivo introduce il “corrispettivo”. “ Per le linee B e B1 non è stato pagato un euro ai costruttori per il pre-esercizio”, che si può leggere interamente dal link, sottoscritto, è indicativo di uno dei tanti rivoli, che hanno portato il costo della Metro C fuori controllo: 3.486,864 milioni di euro, approvato con delibera CIPE n. 24 del 2012. http://www.cipecomitato.it/it/il_cipe/delibere/download?f=E120127.pdf. “prende atto che i predetti Enti hanno assicurato la seguente copertura finanziaria del tracciato fondamentale tratte T4 e T5: 70 per cento a carico dello Stato e 30 per cento a carico di Roma Capitale; rimanenti tratte (T2, T3, T6A, T7 e Deposito graniti): 70 per cento a carico dello Stato, 18 per cento a carico di Roma Capitale e 12 per cento a carico della Regione Lazio;”... Ma, ATTENZIONE alle: 2. Disposizioni finali. 2.1. I finanziamenti di cui ai punti 1.1, 1.2 e 1.3 non implicano rinuncia a eventuali pretese correlate alle respon-sabilità gravanti sui soggetti cui spettava il dovere della corretta progettazione e della corretta gestione dei lavori e del rapporto con l’appaltatore.”, sopra riportate nella nota di accompagno alla Diffida, inviata al Capo Di-partimento del CIPE, Cons. Ferdinando Ferrara, Assessore al Bilancio di ROMA CAPITALE, Dott.ssa Daniela Morgante, all'Assessore al Bilancio, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio, Alessandra Sartore, con le motivazioni espresse, che portano a concludere che il finanziamento è concesso, ovviamente, per “la corretta proget-tazione e della corretta gestione dei lavori e del rapporto con l’appaltatore.”. E qui non ci siamo!

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