venerdì 11 marzo 2016

Perché votare SÌ al Referendum "no triv" del 17 aprile 2016.

Perché votare SÌ al Referendum "no triv".
L'estrazione del petrolio ha tre fasi: la prima con la fuoriuscita spontanea del greggio dopo la perforazione, la seconda con l'immissione di acqua per spingere la fuoriuscita del greggio e la terza con l'immissione di olio per spingere la fuoriuscita del greggio. C'è, poi, il fracking, che è la tecnica di frantumazione della roccia per l'estrazione. Il SÌ al Referendum farà sì impedisca lo sfruttamento degli impianti esistenti una volta scadute le concessioni proprio per trivellare la roccia con il fracking. Queste sono le mie motivazioni, espresse su The Economist: "Solar Energia Debates" - Can the solar energy save the word? (11/82) 06/11/2013 The Economist: "Solar Energy Debates" - Can the solar energy save the world? 06/11/2013 Pubblicato su: The Economist: "Solar Energy Debates": ecco il mio commento! (11/82) Paola Giannone wrote: Dear Sir, IN FAVOUR OF SOLAR ENERGY IN THE DEBATES. The sun's energy is clean, renewable and exhaustible. It can also be used when diluted and not constant over all the earth: it is necessary exposure for at least eight hours a day to capture it with photovoltaic panels, made up of modules of photovoltaic cells, which is the technology to produce electricity directly from the sun (PV panels can be mounted on roofs and facades of buildings) or through photovoltaic panels for power plants up to 10 MW. anhydride reduces emissions of carbon dioxide, CO2, sulfur dioxide, SO2, nitrogen monoxide, NO, nitrogen dioxide NO2, sulfuric acid H2SO4, etc. .. Makes independent countries on imported fossil fuels, but require large territories to implant large solar power plants and the cost of PV systems is still very high, although there are incentives for their assembly. Germany is willing to bear the costs of distribution of solar cells in a much larger number of purely economic calculation: the reason for doing so is to combat climate change. AGAINST SHALE-FRACKING GAS IN THE DEBATES. For Fracking is the alarm of scientists: "Causes earthquakes also greater than 5 °." "Science" was published three articles by American geologists, who demonstrate a correlation between the activities of fracking, hydraulic fracturing of the rock with injections of powerful injection of wastewater into the ground, even in the techniques used for geothermal energy, previously fractured, for allow the gas to rise to the surface for the extraction of natural gas and earthquakes occurred in the vicinity of drilling, from the 3rd to the 5th or even more. Not to mention that the land covered by these techniques may be more sensitive to the consequences of violent earthquakes in other parts of the world, whose seismic waves could produce disastrous repercussions. Arch Paola Giannone, Tecnology's teacher, Rome, Italy. http://www.abb-conversations.com/2013/11/the-economists-solar-debate-shows-the-world-is-starting-to-see-the-light/ http://www.thegwpf.com/economist-debate-solar-energy-save-world/ Caro Signore, A FAVORE DI ENERGIA SOLARE nei dibattiti. L'energia del sole è pulita, rinnovabile ed esauribile. Può essere utilizzata anche quando è minima e non costante su tutta la terra: è necessaria l'esposizione per almeno otto ore al giorno per catturarla con pannelli fotovoltaici, costituiti di moduli di celle fotovoltaiche, che è la tecnologia per produrre elettricità direttamente dal sole (i pannelli fotovoltaici possono essere montati su tetti e facciate di edifici) o tramite pannelli fotovoltaici per impianti di potenza fino a 10 MW. L'anidride riduce le emissioni di anidride carbonica, CO2, l'anidride solforosa, SO2, monossido di azoto, NO, il biossido di azoto NO2, H2SO4 acido solforico, etc.. Rende i Paesi indipendenti dai combustibili fossili importati, ma si richiedono grandi territori per impiantare grandi impianti di energia solare e il costo dei sistemi fotovoltaici è ancora molto alto, anche se ci sono incentivi per il loro assemblaggio. La Germania è disposta a sostenere i costi di distribuzione delle celle solari in un numero molto maggiore per un calcolo puramente economico: la ragione per farlo è quella di combattere il cambiamento climatico. CONTRO lo shale gas - fracking nei dibattiti. Per il Fracking c'è l'allarme degli scienziati: "Causa terremoti anche maggiori di 5°". Su "Scienze" sono stati pubblicati tre articoli di geologi americani , che dimostrano una correlazione tra le attività di fracking e la fratturazione idraulica della roccia con iniezioni di potenti immissioni di acque reflue nel terreno, utilizzate anche nelle tecniche per l'energia geotermica, precedentemente fratturato, per permettere al gas di raggiungere la superficie per l'estrazione di gas naturale e si sono verificati terremoti in prossimità della perforazioni, dal 3° al 5° o anche di più. Senza contare che la terra coperta da queste tecniche può essere più sensibile alle conseguenze dei terremoti violenti in altre parti del mondo, le cui onde sismiche potrebbero produrre ripercussioni disastrose. Arch. Paola Giannone, docente di Tecnologia, Roma, Italia

domenica 17 gennaio 2016

METRO C/T3 COLOSSEO AREA NORD-OVEST SPERONE STERN

METRO C/T3 COLOSSEO AREA NORD-OVEST SPERONE STERN
Continuano i lavori della Metro C nella Tratta T3, nonostante la chiusura dei cantieri da parte del Consorzio Metro C per il mancato pagamento di 200 milioni di euro da parte di Roma Metropolitane. In particolare, è stato aperto il cantiere e si è iniziato a “lavorare” nell’area Stern del Colosseo, nel 1807 interessata dalla costruzione dello sperone, perché oggetto di cedimenti differenziali e di crolli. Dopo il terremoto che colpì Roma nel 1806 l’architetto Raffaele Stern fu incaricato di porre rimedio ai danni subiti dal monumento e di consolidare l’anello esterno ormai pericolante. Il grande sperone in mattoni bloccò la caduta degli antichi conci, ma solo in parte. L’’area dello “sperone Stern” è stata oggetto di indagine a seguito del rinvenimento, scoperto nel 2011, di una fenditura di circa 40 centimetri nella platea di fondazione, alta circa 13 metri, che ha determinato un cedimento differenziale della parte sud – ovest rispetto alla parte nord – ovest della fondazione stessa determinando anche un dislivello del “piano d’imposta” delle arcate, appunto di circa 40 centimetri. Per dirla in breve: il Colosseo “pende” come la Torre di Pisa! Sotto e accanto alla Torre di Pisa, “messa in sicurezza”, però, non si è subito fatta passare una Metropolitana, invece, sotto e immediatamente accanto, a 10 metri, dal Colosseo si intende far passare nel lato nord - ovest nelle foto le gallerie e il “pozzo” della Metro C nella Tratta T3, oltre a quelle del lato sud - est della Metro B. Nel 1821 e fino al 1858 Valadier intervenne sulla parte opposta, quella sud - est del Colosseo per il consolidamento della parte terminale dell’anello esterno, non più contraffortato. La soluzione fu quella di “reficere” o ristabilire e reinterpretare i caratteri architettonici del monumento. Valadier non realizzò un semplice “sperone” come Stern, ma eresse nuove arcate, rispettando la sovrapposizione degli ordini e i ritmi di pieni e vuoti del monumento. Cambiò i materiali (mattoni scialbato e non travertino o marmo. Le cadute di frammenti di marmo e mattoni dal terremoto del 6 aprile 2009 e continuati nel 2011, 2011, 2012, 2013 hanno reso necessario e urgenti gli interventi restauro, ancora in corso.

Così il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si era pronunciato lo scorso 18 dicembre 2009: "Sono possibili cedimenti differenziati dei terreni fortemente disomogenei con possibili rischi idrogeologici per l'estrema difficoltà a prevedere e controllare i comportamenti dei terreni". • Vista la: ° Previsione di un nuovo pozzo a meno di 10 metri dal Colosseo per il collegamento in galleria tra la fermata Fori Imperiali e la attuale stazione della Linea B;...Italia Nostra, Lettera al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, 24 ottobre 2013).
• Visto: ° Come è strutturato l’accordo attuativo del 9 settembre 2013, nel caso di un lungo fermo dei lavori per cause non imputabili al Contraente Generale (imprevisto tecnico, archeologia ecc.), si potrebbe arrivare al paradosso di finire i soldi senza neppure iniziare i lavori. Il rischio degli accadimenti (che alla luce “dell’esperienza pregressa” e in particolare per la T3 e ancora di più per Piazza Venezia) è elevatissimo. Riteniamo che non si debbano abbattere i contratti per via giuridica ma, solo ed esclusivamente, per via tecnica, sulla base di scelte oculate e profondamente ponderate che possono essere verificate proprio e solo con una nuova V.I.A….(Italia Nostra, Lettera al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, 24 ottobre 2013).
Tanto più per i possibili rischi di crolli per l'Anfiteatro Flavio, vista la risposta di ROMA METROPOLITANE S.P.A. alla lettera di Italia Nostra, non si può che concludere per l’”input”, immediato, dello “stop end” a San Giovanni non solo con la rescissione del contratto per via giuridica, ma per “impellenti possibili e ben più gravi rischi” dovuti a “cause tecniche”!
Per questi motivi, in primis, ma ce ne sono molti altri, non si può non concludere che deve essere rivisto il Progetto della Metro C nella Tratta T3, che deve essere realizzato, prima di tutto nel rispetto dei cittadini e delle Associazioni, a cui le Istituzioni devono dare risposte certe e garanzie sicure di rispetto di tutela dei diritti, disposti dalla Costituzione e dalle leggi, sempre.