venerdì 9 gennaio 2015

DOPO IL "CROLLO" DELLO SCORCIAVACCHE 2, POLEMICHE E BUONI PROPOSITI di Maurizio Ceccaioni.

Vi consiglio di leggere questo articolo del giornalista Maurizio Ceccaioni:

http://www.di-roma.com/index.php/costume-a-societa/item/1362-dopo-il-crollo-dello-scorciavacche-2-polemiche-e-buoni-propositi

Ringrazio, prima di tutto, il giornalista Maurizio Ceccaioni, per avermi citata nel Suo bellissimo articolo, documentato in maniera precisa e circostanziata!

L'indagine geognostica è la prima a dover essere fatta quando si deve costruire qualsiasi tipo di manufatto e le risultanze devono essere tenute seriamente in conto sia nel progetto che nella successiva fase costruttiva, se non si vuole incorrere nei disastri ambientali e nel collasso delle infrastrutture, come riportato nell'articolo per l'importante dissesto dello "Scorciavacche 2", tra Palermo e Agrigento, e come è temibile che possa accadere a causa dei lavori della Metro C nella Tratta T3 e nelle immediate vicinanze del Colosseo e dei Monumenti dei Fori Roman, per quanto mi risulta non essendo stati tenuti in conto i possibili rischi di crollo a causa della natura del terreno e le opere eseguende, sottacendo la necessità e l'urgenza di ulteriori approfondimenti d'indagine, peraltro, rilevati sia dalla Regione Lazio che dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma per la Metro C, nella Tratta T3, ma anche in altre Tratte. Infatti, dai documenti esaminati e dal Parere Prot. N. 28818/09, emesso dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma è emerso che la medesima ha disposto “ulteriori prescrizioni”, chiedendone il relativo riscontro a ROMA METROPOLITANE S.r.l. e a ROMA CAPITALE, proprio per quanto riguarda l’interazione della Metro C con i Monumenti dei Fori e con il Colosseo. Dalla Nota RUP, infatti, non si rileva quanto risultato dalle ulteriori prescrizioni richieste e i provvedimenti conseguenti di salvaguardia dei Monumenti, tant'è che i lavori stanno proseguendo su Via dei Fori Imperiali con una fretta, che è sempre una cattiva consigliera!

Ulteriori accertamenti geognostici per la tutela e la salvaguardia dei Fori Romani e del Colosseo, sono urgentissimi, perchè allo stato attuale dell’arte le indagini svolte non hanno in alcun modo chiarito l’assenza di rischi per i Monumenti dei Fori Romani anche per eventi imprevedibili, come quelli naturali e che, pertanto, impongono lo “stop end” dei lavori della Metro C oltre San Giovanni nella Tratta T3 con questo progetto e una successiva variante di piano e di progetto, al fine di evitare rischi per l’impatto col battente idrico, di entità incalcolabile sia per l’ambiente che per i monumenti. Dall’"Appello per i possibili rischi di crolli per l'Anfiteatro Flavio a causa della Metro C", ripreso dagli otto Senatori del Movimento 5 Stelle, SERRA, AIROLA, LUCIDI, LEZZI, MANGILI, DE PIETRO, PUGLIA, BLUNDO con l'Interrogazione con carattere d'urgenza al Presidente del Consiglio e al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo,

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00757624&part=doc_dc-allegatob_ab-sezionetit_ioccduasda151dr&parse=no&stampa=si&toc=n

cito solo: “Nessuno può infatti prevedere l’entità delle variazioni dei livelli di falda, causati dalla presenza dell’enorme struttura in cemento armato della Stazione, che si estenderebbe dal piano strada sino al profondo strato impermeabile delle argille plioceniche e che, pertanto, costituirebbe un incredibile ostacolo al libero fluire delle acque nel sottosuolo....”!

Quali le conseguenze? È facile immaginarle e non sarebbe che l'ennesimo caso di mala gestio, se non fosse che ci andrebbe di mezzo il Patrimonio Mondiale dell'Umanità, che ha resistito, indenne, a più di 2.000 anni storia, ha superato le guerre, i terremoti, gli sventramenti, ma non potrebbe mai farcela a superare la costruzione della Metro C nella Tratta T3!

I riflettori accesi dei media e della stampa potranno contribuire ad una seria riflessione sulla necessità che tutte le opere, infratturali e non, siano costruite nel rispetto dell'ambiente e delle sue leggi per non ricadere, continuamente, negli stessi errori di opere inutili o mal fatte, che crollano creando danni alle persone, all'economia e all'ambiente, che non perdona gli "sgarri" e si vendica, sempre!